Roma, cene e gelati gratis: così i vigili chiudevano un occhio sui negozi del centro

Cene e gelati gratis: così i vigili chiudevano un occhio sui negozi del centro
Al centro di Roma la corruzione ha trovato nuovi modi di diffondersi e struttursi. Nel campo della ristorazione infatti, non avviene più, o almeno non solo, tramite il pagamento di tradizionali mazzette, ma anche con il conferimento di doni di tipo gastronomico, come gelati o interi pranzi e cene

Un sistema che prevedeva un trattamento di riguardo da parte chi invece dovrebbe mantenere un atteggiamento  imparziale nel controllo del rispetto delle regole. Sembra infatti che alcuni vigili urbani avvisassero ristoratori amici di possibili controlli da parte della polizia locale, che avrebbero potuto portare anche a multe piuttosto rilevanti. I ristoratori da parte loro ricambiavano questa "cortesia" con premi di tipo mangereccio, gelati a Fontana di Trevi o cene a Piazza di Spagna. 

Un processo scoperchiato, come rivela Adelaide Pierucci sul Messaggero, nel corso di un'inchiesta mirata ad intercettare possibili infiltrazioni della 'Ndrangheta nelle attività econominche nella zona del centro, tra Piazza di Spagna, Fontana di Trevi e Capo de' Fiori. Della possibile presenza di organizzazioni calabresi non è stata trovata traccia. Ciò che è emerso invece è stato il comportamento di alcuni agenti che in cambio di piccole ricompense, facevano soffiate su futuri controlli. Con questa accusa sono stati portati a processo tre vigili urbani.
Ma se uno di loro si sarebbe macchiato solo di rivelazione di segreto d'ufficio, senza ricevere nulla in cambio, per gli altri due, che invece i premi li hanno incassati, si aggiunge l'accusa di corruzione insieme ai ristoratori coinvolti.
In un caso addirittura, in cambio di sostanziosi rifornimenti di gelato, il vigile in questione evitavava proprio di effettuare i controlli che gli competevano. 
Il legale dei tre vigili, Michele Gentiloni Silveri, si dice comunque certo di riuscire a spiegare la posizione dei suoi assistiti alla Corte. 
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Novembre 2019, 12:13
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