Roberto Ventimiglia: «Con Raw ho sperimentato sonorità nuove»

Roberto Ventimiglia presenta live l'album Raw (Gusville dischi)

di Ida Di Grazia
Classe 1982, originario di Aprilia, Roberto Ventimiglia, arriva venerdì 27 febbraio, ore 22,30 (ingresso libero) alle Officine Beat a San Lorenzo (Roma) per presentare il suo nuovo disco di inediti "Raw". Il concerto che si terrà riserverà una grande sorpresa perché Ventimiglia non è più da solo sul palco, ma sarà accompagnato da una vera e proprio band - oltre a Roberto, Fabio Accurso al basso e Carlo Furini alla batteria più alcuni supporti elettronici.
 
Perché ha scelto di abbandonare la chitarra?
«Per questo secondo disco ho studiato nuove sonorità, che non sono propriamente acustiche come le esperienze precedenti».
 
Il disco è prodotto dalla Gusville Dischi un’etichetta indipendente, come vi siete conosciuti?
«Sono dei cari amici, anche loro di Aprilia, con il culto delle cose fatte home made. Gli ho proposto il disco e loro hanno creduto in me».
 
Raw in inglese vuol dire crudo, perché ha scelto questo titolo?
 «Diciamo che non centra nulla con la cucina ma ha altre sfumature ci si avvicina se vogliamo pensare alla preparazione di un disco come quando prepari qualcosa fatta in casa, come una torta. Riguarda qualcosa di assolutamente diretto, senza fronzoli, non eccessivamente tornito. Direi anche immediato e acerbo ed è anche questo il motivo per cui all’interno del libretto disco ci sono mie foto scattate tra l’83 e il 2018 e un solo scatto di me adulto».
 
In “2081” lei scrive ‘riscoprire l’enorme piacere di amarsi nelle minuscole pieghe del quotidiano’ cosa intende?
«Quella è una fascinazione che mi è venuta dopo la lettura del romanzo di George Orwell 1984, mi ha ispirato nello scrivere questa canzone nel 2018 che poi ho rovesciato in 2081. Diciamo che è un omaggio a quel romanzo che ha una visione distopica della realtà, parecchio scura e allo stesso tempo di riscoperta di semplicità e immediatezza, nel piacere delle piccole cose»
 
Perché la scelta di cantare solo in inglese?
«È una scelta di svezzamento. I dischi che arrivavano in casa erano tutti angloamericani, quindi è stato un po’ come imparare a parlare. Da bambino impari l’italiano parlando con i tuoi genitori, e quindi la lingua della musica per me parla inglese, è stato un fatto naturale»
 
Qual è la prima canzone di Raw che consiglia di ascoltare e che la rappresenta?
«Questo è un domandone, perché quello che sono oggi magari cambia domani. Parlando di qui e ora direi che la prima canzone da ascoltare è Love Is, traccia numero tre che in questo momento rappresenta tutte le caratteristiche che mi appartengono»
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Febbraio 2020, 19:20
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