Praemium Imperiale, assegnati a Roma i premi voluti dall'imperatore Takamatsu

Praemium Imperiale, assegnati a Roma i premi voluti dall'imperatore Takamatsu

di Valeria Arnaldi
William Kentridge per la pittura, Mona Hatoum per la scultura, Tod Williams e Billie Tsien per l’architettura, Anne-Sophie Mutter per la musica e Bando Tamasaburo per il teatro/cinema. Questi i vincitori dell’edizione 2019 del Praemium Imperiale, istituito dalla Japan Art Association e fondato sul desiderio del principe Takamatsu che il Giappone promuovesse la pace nel mondo attraverso le arti.

Gli artisti vengono premiati per risultati conseguiti, influenza artistica e contributo dato, con  la loro attività, alla comunità mondiale. I nomi sono stati annunciati, ieri, a Roma da Lamberto Dini, consigliere internazionale del Praemium. Il sudafricano Kentridge, come si legge nella motivazione, «ha creato nuovi tipi di media artistici», senza dimenticare la «ricerca intellettuale per individuare i mali dell’apartheid e del colonialismo» presente nelle sue opere.

La palestinese britannica Hatoum è «artista che ha sperimentato in prima persona la condizione di rifugiata e ha spesso mostrato l’agonia e il dolore dei profughi» nei suoi lavori. Gli statunitensi Tod Williams e Billie Tsien «creano spazi delicati e rasserenanti con progetti che “sanno di artigianalità”». La tedesca Mutter “Regina del Violino”, «ha tutte le doti che si richiedono a una musicista» e sostiene attività benefiche nel mondo. Il giapponese Tamasaburo è artista «dal talento eccezionale e fuori dal comune».

La borsa di studio per giovani artisti è stata assegnata a Demos, programma di educazione musicale della Filarmonica di Parigi per bimbi di aree rurali o disagiate. La cerimonia si terrà il 16 ottobre a Tokyo alla presenza del principe Hitachi, zio dell’imperatore. A ogni premiato saranno consegnati 15 milioni di yen (oltre 120mila euro),  un diploma e una medaglia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Settembre 2019, 09:39
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