Mafia Capitale, Alemanno: «Le motivazioni della sentenze convalidano la mia estraneità»

Mafia Capitale, Alemanno: «Le motivazioni della sentenze convalidano la mia estraneità»
«Gli stralci delle motivazioni della sentenza a mio carico emerse oggi sulla stampa convalidano definitivamente la mia totale estraneità al sodalizio criminale definito Mafia Capitale, contrariamente a quanto asserito dal Pubblico Ministero nel processo». Lo dichiara l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno.

«In questo modo - prosegue Alemanno - viene ridimensionata la portata delle accuse che mi sono state mosse, sottolineando come non ci sia alcuna risultanza che io fossi a conoscenza del legame tra Buzzi e Carminati. Per quanto riguarda le “zone d’ombra” in cui sarebbe cresciuto il malaffare, in realtà è storicamente dimostrato che queste zone d’ombra persistevano al mio mandato e sono continuare anche dopo. In appello dimostrerò la mia completa innocenza anche rispetto ai singoli reati che mi vengono addebitati».

LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA
«La sindacatura di Alemanno è stata vantaggiosa per Buzzi: le sue tre cooperative si aggiudicarono appalti per 9,6 milioni di euro, 3,6 in più rispetto alla sindacatura di Veltroni». È quanto scrivono i giudici della II sezione penale del Tribunale di Roma nelle motivazioni della sentenza che lo scorso 25 febbraio ha condannato l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a 6 anni di carcere per corruzione e finanziamento illecito nell'ambito del filone del processo di 'Mafia Capitale'.

Al contempo, si legge «la Fondazione Nuova Italia» era per Alemanno un «portamonete necessario per finanziare la propria attività politica nonché un salvagente per assicurarsi un sostentamento economico personale una volta terminato il periodo della sua sindacatura. Il rapporto di Alemanno con Buzzi è proseguito anche dopo la cessazione del suo incarico di sindaco di Roma. Dalle intercettazioni captate in quel periodo è emerso in modo inequivocabile che Alemanno ha chiesto e poi ricevuto da Buzzi l'erogazione di 10mila a sostegno della sua campagna elettorale delle europee del 2014» scrivono i giudici. 

«Le gravi condotte delittuose poste in essere dall'imputato Alemanno hanno prodotto danni patrimoniali e non patrimoniali alla parte civile Roma Capitale ed Ama al cui risarcimento» l'ex sindaco «deve essere condannato, danni da liquidarsi in separata sede, assegnandosi una provvisionale di euro 50.000 in favore di Roma Capitale e di Ama».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Maggio 2019, 20:54
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