Ippodromo Capannelle, spunta il piano B per la riapertura

Ippodromo Capannelle, spunta il piano B per la riapertura
Giorni cruciali per il futuro dello storico ippodromo della Capannelle. Nemmeno il maltempo ha fermato la protesta per la chiusura dell'impianto capitolino dell'ippica. Decine di persone tra lavoratori, rappresentanti sindacali ed associazioni di settore, si sono date appuntamento in piazza del Campidoglio venerdì. Lo hanno fatto per far ripartire al più presto l'ippodromo, i cui cancelli sono stati chiusi il primo gennaio.

Per riaprirli il Comune ha deciso di lavorare su due tavoli. Il primo vuole coinvolgere l'attuale concessionario, in polemica con l'amministrazione per la richiesta di un ingente canone retroattivo. Se non dovesse riuscire, il Campidoglio sta pensando a un "piano b".

«La chiusura di Capannelle sta arrecando un danno non soltanto alla città, ma a tutta l'ippica italiana" ha detto Alessandro Cochi, dirigente di Fratelli d'Italia, uno dei massimi esperti di Sport a Roma. «Qualcosa del genere è accaduta qualche anno fa a Livorno, ma lì a rimetterci è stata la regione e la città. Qui la portata è invece di livello nazionale». Le corse sono infatti state interrotte e, finchè non sarà trovata una soluzione, l'impianto resta inutilizzato creando un disagio enorme.



Lo stesso assessore Frongia, ricevuti gli operatori del settore e  le sigle sindacali, si è detto consapevole del fatto che Capannelle sia
«uno dei centri di ippica più importanti d'Italia».
Tuttavia continua il braccio di ferro tra il Campidoglio e la società Hippogroup, concessionaria dell'impianto,
«La situazione, sul piano amministrativo, è la stessa di due anni fa: Hippogroup può far ripartire le corse anche immediatamente" ha dichiarato l'assessore romano allo sport. Sullo sfondo resta però un contezioso presentato al TAR "il cui merito sarà discusso nel 2020" ha ricordato Frongia. Invece per quanto riguarda l'importo della concessione «Roma Capitale ha ritirato in autotutela l'atto con cui si chiedevano i famosi 4 milioni di euro. Quella richiesta non c'è più e quindi si può riprendere tranquillamente le corse già da oggi».

Le parole di Frongia non hanno rasserenato gli operatori del settore:
«L'assessore ha detto che, se Hippogroup non è più interessata, c'è la possibilità di ricorrere ad un'altra azienda. La nostra perplessità  - ha osservato Cochi - è che in tal modo si perda altro tempo». Per questo "raccogliendo le richieste degli operatori, abbiamo deciso di mandare entro lunedì le convocazioni per un tavolo a cui sarà invitata anche Hippogroup" oltre che la Regione, il ministero e gli operatori stessi. Una decisione salutata con favore da  Roberto Faticoni SIAG  del sindacato italiano allenatori guidatori che si dichiara "ottimista" per aver "raggiunto lo scopo del tavolo". Se non dovesse sortire gli effetti sperati c'è sempre l'opzone del piano b. 


 
Ultimo aggiornamento: Domenica 20 Gennaio 2019, 19:33
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