Roma, nella galleria Giovanni XXIII arriva il tutor per la velocità
di Camilla Mozzetti
Mesi fa il presidente della commissione Mobilità, Enrico Stefàno, conteggiò all'incirca una decina di strade nelle quali predisporre i dispositivi che dovranno essere acquistati e avranno una tecnologia più evoluta rispetto ai tradizionali autovelox. L'obiettivo del piano però è duplice: se da una parte il Campidoglio punta a garantire una più ampia sicurezza nelle strade, dall'altra il provvedimento servirà anche a recuperare gettiti preziosi per le casse comunali, considerato il volume per ora solo presunto ma potenzialmente veritiero delle contravvenzioni che arriveranno. Ma entriamo nel dettaglio della road-map degli autovelox e dei tutor che arriveranno in città.
LE ALTRE STRADE
Dopo la Galleria Giovanni XXIII, che fungerà da apripista, si proseguirà almeno nelle intenzioni dell'amministrazione con la Cristoforo Colombo, via Nomentana, via Cassia, via Casilina, viale Marco Polo, via Laurentina, via Pontina e Ostiense, mentre nel prossimo anno sulla base delle risorse disponibili il paniere potrebbe aumentare ancora. I nuovi dispositivi oltre a sanzionare gli automobilisti che premono con troppa facilità l'acceleratore, saranno dotati di lenti focali grandangolo per coprire una vasta area con un ulteriore scopo: fotografare e registrare i restanti movimenti, come ad esempio, i veicoli che si fermano in doppia fila, demandando in questo caso ai vigili urbani il compito di vagliare le immagini stesse e provvedere laddove si riscontri un illecito alla redazione dei verbali di contravvenzione. Ecco perché nelle intenzioni del Campidoglio c'è anche la volontà di estendere gli apparecchi in lunghi vialoni come viale di Tor Bella Monaca, via Tiburtina, via Prenestina.
DUPLICE SCOPO
Strade quest'ultime dove non vengono rispettati i limiti di velocità, nonostante ci siano i semafori, e dove complice la densità residenziale con edifici e attività commerciali si genera molto spesso del traffico a causa delle soste selvagge. Una volta che sarà approvato il Bilancio, l'amministrazione potrà partire, ma prima servirà comunque aspettare l'emanazione da parte di Palazzo Valentini dei decreti prefettizi per l'installazione dei dispositivi. Infine una specifica sulla loro localizzazione: gli impianti non potranno essere apposti a casaccio ma dovranno essere accompagnati da una segnaletica verticale (100 metri prima), per scongiurare improvvise frenate e vanificare l'obiettivo principale del progetto.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Novembre 2018, 09:32
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