Effetto Spelacchio a piazza di Spagna: le azalee sono piccole, senza fiori e tristi
Affacciandosi verso la scalinata non può infatti che tornare alla mente il Natale romano del 2017, quando nell’aiuola di piazza Venezia veniva piantato Spelacchio. Rami all’ingiù, aghi secchi e aspetto a dir poco malconcio, l’abete arrivato nella capitale dalla Val di Fiemme, è finito immediatamente al centro delle polemiche e nel mirino dei social. Tra manifestazioni di rabbia e ironia Spelacchio si è poi fatto strada nel web diventando una vera e propria star.
Per riparare alla figuraccia internazionale l’amministrazione capitolina ha allora pensato a una siepe a forma di Lupa. Inaugurata nell’aprile scorso la Lupa, emblema di Roma, con Romolo e Remo sotto le mammelle, già mostrava alcuni primi cedimenti. Era stato scelto il ligustro, pianta sempreverde, proprio confidando nella resistenza delle foglie. Invece: ancora una volta foglie rade e forma più simile a quella di un’orsa. L’epilogo si è consumato solo qualche giorno fa, quando improvvisamente, nella notte, dall’aiuola di fronte all’Altare della Patria, la lupa capitolina è stata portata via.
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Aprile 2019, 04:40
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