Mazzamauro: «Diversa e felice di esserlo, e lo dico in scena con Belvedere»

Anna Mazzamauro in scena al Vittoria di Roma con lo spettacolo Belvedere

di Paolo Travisi
Accettare la diversità. Propria e dell’altro. Anna Mazzamauro, dirige ed interpreta Belvedere, due donne per aria, commedia in cui divide le scene con Cristina Bugatty, trans bellissima e sola, come Santa, “la grassa padrona di casa, che ha scelto di vivere sul belvedere di un palazzo per ottenere da se stessa la libertà di essere enorme” racconta l’attrice-regista.
 
 

Perché le interessava il tema della diversità?
«Perché io sono diversa, e ho sempre avuto voglia di far affiorare la vita, con la libertà di essere ciò che si vuole, senza venire disturbati dalle accuse degli altri. In questa favola, le due donne s’incontrano e diventano complici». 

L’ironia che posto ha avuto nella sua vita?
«Nel mio caso l’autoironia, perché se metto in evidenza i miei difetti posso accettare quelli degli altri. L’autoironia è sintomo di non cretineria, e mi vanto di non esserlo. Ho trasformato la mia atipicità in un altro modo di essere bella, ed il teatro mi ha reso superlativa».

Per questo nella sua carriera ha scelto il teatro al cinema?
«Il cinema è stata un’occasione meravigliosa per avere grande visibilità. I teatri sono pieni perché ho fatto Fantozzi e ho approfittato di quel vantaggio. Ma un attore autentico non può non fare teatro, un’arte che resiste nonostante la tecnologia. La gente ama le emozioni riflesse, che cinema e tv non possono dare».

Dopo anni la infastidisce essere riconosciuta per Fantozzi o è motivo di orgoglio?
«Se mi desse fastidio sarei una cretina, chissà quante attrici vorrebbero esserlo. All’epoca giocavo a fare l’attrice di teatro per rendere la mia riconoscibilità all’altezza di Fantozzi. La signorina Silvani mi ha aiutato, ma adesso la gente vede Anna Mazzamauro. Ho sposato il teatro, portando il corredo di Fantozzi».

La comicità di oggi le piace?
«Abituata a Manfredi, Gassmann, Tognazzi come si fa a fare un paragone con i comici di oggi, ma non sarebbe neanche giusto perché c’è l’evoluzione. Questi signori sono irraggiungibili, però ci sono comici straordinari come Carlo Verdone».

E Cristian De Sica con cui ha lavorato nel film di Brizzi?
«È’ molto bravo, un grande signore, ma ho un brutto ricordo del film». 

Per via dei maltrattamenti che disse di aver subito. Perché non fece denuncia?
«La produzione mi chiese di non farla, altrimenti avrebbero bloccato l’uscita del film, ho fatto un atto carino nei loro confronti, anche se nessuno mi ha riconosciuto quel gesto. Non sono stata picchiata, ma scossa molto forte per aver sovrapposto una battuta, ma i cafoni e violenti nella vita pagano. E non ho ricevuto neanche le scuse.

Ha interpretato anche Cyrano De Bergerac?
«Se mi metto di profilo si capisce subito il motivo (ride ndr). Quando scelgo i personaggi, mi interessa l’essenza, Cyrano poteva essere uomo o donna, è la sua anima diversa che mi rappresenta».

Il complimento più bello che ha ricevuto?
«Quando mi dicono che sono brava, sono compiaciuta, ma quelli che vengono a vedermi a teatro mi dicono sei bellissima, perché intuiscono il vero senso del mio stare sul palcoscenico, regalare emozioni».
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Anna Mazzamauro dirige e interpreta “Belvedere due donne per aria” in scena con Cristina Bugatty al teatro Vittoria, piazza di Santa Maria Liberatrice 10 (Testaccio ) ROMA dal 21 al 26 gennaio 2020, bigl. da 24 a 31 euro info 065740170
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Gennaio 2020, 07:17
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