Andreozzi: «​In viaggio dal garage all'armadio con cane e marito»

Andreozzi: « In viaggio dal garage all'armadio con cane e marito»

di ​Valentina Venturi
«Sono la Marie Kondo italiana!». Michela Andreozzi, con la simpatia che la contraddistingue, spiega come trascorre il tempo insieme al marito, attore e regista, Massimiliano Vado e al cane Renato, rispettando l’emergenza coronavirus. 

Si sente la giapponese inventrice del metodo KonMari? 
«La casa è sempre fonte di scoperte: perché non mettere in ordine l’armadio, con gli indumenti in gradazione di colore e tessuto?». 

Altre zone rivoluzionabili?
«Le librerie sono fonte di ispirazione: scopri di aver tre copie dello stesso libro e lo regali, o di averne alcuni che non leggerai mai e fai downshifting (rallentare, ndr.), pensando a chi ne ha bisogno».

Con suo marito cosa fa?
«Abbiamo messo a posto il garage, aiuto!».



Qual è il suo consiglio?
«Non vederla come una costrizione. Siamo tutti nella stessa barca, quindi mal comune e mezzo gaudio. Ovvio che non sia un gaudio vero, ma tranne i medici che stanno facendo tutto al di sopra delle loro possibilità e chi lavora nell’ambito delle biotecnologie, visto che siamo tutti fermi, siamo in un mal comune. Affrontiamo l’horror vacui scoprendo il valore di trascorrere del tempo con noi stessi». 

Ossia?
«Sono una piccola fan della noia: è diventato un privilegio annoiarsi. Siamo così forsennati dietro al lavoro e a quello che ci chiedono gli altri, che non siamo più abituati a percepirla. Rimanere soli e ascoltarsi può essere un percorso che vale la pena approfondire».

Come vi regolate con Renato?
«Ce lo contendiamo io e mio marito! A parte la battuta, siamo molto ligi alle prescrizioni: io la mattina, Massimiliano il pomeriggio e la notte. L’animale in casa è un valore aggiunto. La pet therapy è un antidoto potentissimo al malumore, alla tristezza e alla solitudine. Spero che usciti da questa buriana tutti capiscano quanto sia importante avere un cane che ti scodinzola accanto e che gioca inconsapevole. Per noi Renato è un beneficio non per le uscite, ma per averlo dentro casa».

Cosa augura ai lettori?
«Che stiano soli come dei cani o con dei cani il più possibile, per uscirne il prima possibile!».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Marzo 2020, 08:03
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