Alessandro Narducci, lo chef ucciso da un automobilista al telefono. Il testimone: «Gridava di non aver visto nulla»

Alessandro Narducci, lo chef ucciso da un automobilista distratto dal telefono
Potrebbe essere stata una telefonata la causa dell'incidente che ha causato la morte di Alessandro Narducci, 29 anni, in sella al suo Sh grigio, e della sua collaboratrice, Giulia Puleio, 25 anni, che era seduta dietro. I due sono stati sbalzati a terra da una Classe A in zona Prati.

Giulia Puleio, morta con lo chef Alessandro Narducci. Aveva lavorato alla Locanda Locatelli del nuovo giudice di Masterchef 



«Quel ragazzo che è sceso dalla Classe A era sconvolto, faceva avanti e indietro fra i due corpi, stringeva il telefonino, chiamava i soccorsi e urlava: Sbrigatevi, non voglio avere due morti sulla coscienza, almeno lei salvatela», questo è quello che ha raccontato a Il Messaggero Roberto, uno dei condomini che abita nella palazzina al civico 11 del lungotevere della Vittoria, tra i primi a scendere in strada insieme con Carmelo, il portiere. «Piangeva, aveva un taglio sulla fronte, il sangue che gli colava sul viso e sporcava la camicia bianca. Ha preso le gambe della ragazza che era faccia in giù sull'asfalto, quasi al centro della carreggiata, le ha alzate sperando che fosse ancora viva. A un certo punto, disperato, ha detto: Ero al telefonino, non mi sono accorto di niente», afferma.
 
 


Il conducente lavora come dipendente in una multinazionale ed è stato lui ad allertare subito i soccorsi. Sembrava stare bene, poi è stato ricoverato al Gemelli dove è stato messo in coma farmacologico. Fabio, questo il suo nome, è ora indagato per omicidio stradale e pare che la distrazione fatale sarebbe stata dovuta proprio all'uso dello smartphone durante la guida. Gli inquirenti stanno cercando di capire la dinamica del'incidente: uno dei due deve aver invaso la corsia opposta, ma non ci sono segni di frenate e non è chiara la velocità a cui viaggoassero, di certo c'è solo l'impatto frontale che è stato violentissimo. 

Il corpo di Giulia è stato trovato in mezzo alla strada, quasi sulla linea di mezzeria, lato Tevere; quello dello chef era schiacciato dietro a una Ford Fiesta parcheggiata a spina, sempre lato fiume. Anche la Classe A ha carambolato prima su un'Audi Q3 parcheggiata, spostandola sul marciapiede, poi sulla Fiesta, incuneandosi tra l'una e l'altra, danneggiando come in un domino, anche una Renault Scenic.
Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Giugno 2018, 11:53
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