Gianluigi De Palo risponde su Leggo: «Quando tuo figlio ti batte alla Play»

Gianluigi De Palo risponde su Leggo: «Quando tuo figlio ti batte alla Play»

di Gianluigi De Palo
E poi arriva anche quel momento. Sono un videogiocatore da quando avevo sei anni. Il capostipite è stato il Commodore 64. Il Babbo Natale del 1987 mi portò il Nes, con il primo mitico Mario Bros. Poi è stata la volta del Super Nintendo che ha colorato e riempito di ricordi la mia adolescenza. Ma pur essendo un Nintendomane, il vero spartiacque è stata la prima PlayStation. Da quel momento i videogiochi sono diventati un fenomeno di massa, non solo per addetti ai lavori, ma per tutti. E in quegli anni sono cominciati i primi giochi seri di calcio. Quanti campionati. Quante nottate in bianco organizzando tornei rudimentali trascrivendo i risultati su un quaderno che ancora conservo. E adesso che sono padre è divertente giocare con i miei figli. E sapeste quante volte mi piacerebbe fare sfide all'ultimo sangue fino a tarda notte anche con loro. E poi arriva quel momento. Tu che sei stato cintura nera di Pro Evolution Soccer ti ritrovi un figlio più forte di te. Un figlio che te ne fa quattro ogni volta. Un figlio che ti dà una sonora lezione. E non basta leggere i manuali con le mosse segrete, tuo figlio è più forte. Ed è difficile da accettare.
occhidipadre@leggo.it
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Novembre 2019, 19:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA