Scandalo Scala, ecco come i dipendenti infedeli aiutavano il mercato dei bagarini
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di Angela Calzoni
Il pugno di ferro della Scala contro i bagarini è totale. Un'operazione pulizia che non ha risparmiato nemmeno i dipendenti del teatro lirico più famoso del mondo. Infatti tre addetti alla biglietteria sono stati allontanati: la causa di lavoro intentata da uno di loro si è conclusa con un risarcimento, ma senza reintegro. Tutto è partito da un'indagine interna, che un anno fa aveva scoperto come alcuni dipendenti della biglietteria rivendessero ad agenzie o a bagarini blocchi di ticket. E questi a loro volta entravano nella disponibilità dei siti di secondary ticketing e venivano acquistati on line, anche a cifre dieci volte superiori a quelle di listino. Ovvio che ci sono appassionati da tutto il mondo disposti a pagare cifre folli per assistere a un'opera, a un concerto o a un balletto alla Scala. A fare pulizia ci ha pensato il sovrintendente Alexander Pereira, che a fine febbraio aveva annunciato l'arrivo di una nuova responsabile biglietteria, Manuela Fraschetti mentre il predecessore è stato allontanato. Nello stesso periodo la Scala ha anche presentato un esposto in Procura per denunciare la vicenda e le indagini sono tutt'ora in corso.