Padre e figlio, inoltre, sono stati rinviati a giudizio nell'ottobre dello stesso anno assieme ad altre 16 persone per accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio, ricettazione.
Ieri gli agenti della divisione polizia amministrativa si sono presentati negli uffici della società intestata a Ruben D'Anna, dai quali trasmettono una trasmissione di televendita su due canali del digitale terrestre. Pur avendo ricevuto dalla questura l'autorizzazione per vendere solo bigiotteria, i poliziotti hanno trovato 135 oggetti in argento (anelli, collane, braccialetti e orecchini) dal peso complessivo di un chilo e 600 grammi e del valore di 6mila euro. Il titolare, che ha precedenti per reati contro il patrimonio, ha spiegato di avere in carico quel materiale poiché un suo conoscente di Vicenza gli aveva chiesto di poterli proporre in televisione e, a ulteriore conferma, ha mostrato fatture e documenti di trasporto.
Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Aprile 2019, 16:07
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