Ago in pancia dopo l'operazione, donna milanese risarcita di 200mila euro dopo 56 anni

Ago dimenticato in pancia dopo l'operazione, risarcita con 200 mila euro dopo 56 anni
Si era sottoposta ad una delicata operazione nel lontano 1962, ma una volta dimessa aveva iniziato ad accusare forti dolori all'altezza della pancia. Inizialmente, i medici erano convinti che le fitte accusate da una donna di Milano, oggi 78enne, fossero dovuto al normale decorso post-operatorio. Col passare dei mesi e degli anni, però, quel dolore non spariva, fino a quando, nel 2000, la donna aveva fatto la terribile scoperta: era tutto dovuto ad un ago chirurgico che i medici avevano dimenticato molto tempo prima.

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Oggi, con una sentenza della Cassazione, al termine di una lunga e combattuta battaglia legale, alla donna è stato assicurato un risarcimento pari a 200mila euro (grazie alla rivalutazione a ritroso della sentenza d'Appello). La vicenda è stata raccontata da Il Giorno: Maria (nome di fantasia), quando aveva 22 anni, era stata sottoposta a un intervento di fistola retto-vaginale, «con ricostruzione del retto, del piano perineale e della vagina». Tutto era andato per il meglio, ma c'era stata quella piccola svista commessa dai medici Istituto ospedaliero provinciale di maternità di Milano (Iopm), diventato poi presidio ospedaliero Macedonio Melloni oggi parte integrante dell’Asst Fatebenefratelli Sacco.

Dal momento che la responsabilità dello Iopm, all'epoca, era della Provincia di Milano, l'attuale Città Metropolitana è stata condannata al risarcimento. Secondo il parere di alcuni medici, quell'ago avrebbe potuto danneggiare in modo permanente, durante la gravidanza, anche i figli della donna. Per fortuna, nulla di tutto questo è mai avvenuto.
Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Giugno 2018, 22:37
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