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«La pronuncia della Cassazione non annulla, né inficia in alcun modo, l'assoluzione con formula piena emessa dal Tribunale di Milano».
Lo precisa con una nota, l'avvocato Massimiliano Annetta, difensore insieme al collega Simone Ciro Giordano di Marco Carta. Oggi la Suprema Corte ha stabilito che l'arresto di Carta fu «legittimamente eseguito», a differenza di quanto stabilito dal giudice Stefano Caramellino che nel processo per direttissima non aveva convalidato l'arresto del cantante. Arresto che fu invece convalidato per Fabiana Muscas, amica 53enne di Carta. «Il provvedimento della Suprema Corte attiene soltanto alla presenza o meno dei presupposti legali per l'arresto in flagranza del 31.5.2019 e non supera né attiene in alcun modo la sentenza di assoluzione del 31.10.2018. Solo per gli strani tempi della giustizia italiana una pronuncia che doveva essere logicamente antecedente al giudizio della colpevolezza è intervenuta successivamente, ma questo certamente non le fa assumere valore superiore».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Novembre 2019, 18:02
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