«Solo una botta, torni a casa»: ma in realtà aveva una frattura al gomito. Il caso incredibile

Ha dell'incredibile la diagnosi sbagliata dei medici del pronto soccorso dell'ospedale di Pordenone

«Solo una botta, torni a casa»: ma in realtà aveva una frattura al gomito. Il caso incredibile

«Solo una botta, vada a casa»: ma in realtà aveva una frattura. Ha dell'incredibile la diagnosi sbagliata dei medici del pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria degli Angeli, dove una donna di Pordenone si è presentata qualche sera fa dopo che era caduta per terra, sbattendo violentemente il gomito. Il dolore non passava, perciò è andata al pronto soccorso per farsi medicare, ma la diagnosi è stata semplice e sbrigativa: solo una botta, cinque giorni di antidolorifico e passerà tutto.

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«Solo una botta», ma aveva una frattura

Come racconta il quotidiano Il Gazzettino, dopo che la donna è tornata a casa continuava a sentire un dolore fortissimo, con i medicinali che non facevano alcun effetto. «Alla fine della visita ero rassicurata, anche se il gomito continuava a farmi molto male. Per la verità mi era rimasto un dubbio visto che la dottoressa che mi ha visitata non mi ha fatto fare neppure un lastra, escludendo subito una possibile frattura», racconta. E in effetti il motivo era molto semplice: altro che botta, le si era fratturato il capitello radiale, l'osso che consente l'articolazione del gomito. 

«Visto che il male non passava con alcun antidolorifico - aggiunge - e in considerazione del fatto che il mio medico di medicina generale era in ferie, ho deciso di attivarmi per fare una ecografia e radiografia a pagamento. La sorpresa è stata grande quando ho letto sul referto: frattura del capitello radiale». A quel punto, anziché tornare nello stesso pronto soccorso di Pordenone, è andata a San Vito al Tagliamento: «Dopo aver visto la lastra e aver fatto una visita ortopedica mi viene confermata la frattura e vengo ingessata. Struttura da encomio! Mi hanno addirittura contattato loro per fissare un appuntamento per togliere il gesso. Avrei dovuto, invece, chiamarli io».

«Quello che non mi spiego è come un medico al pronto soccorso, dopo una visita veloce che definirei sommaria, senza nessuna radiografia né una ecografia, mi dimette con la sicurezza che non ho nulla di rotto e mi prescrive antidolorifici per cinque giorni e poi mi consiglia in seguito una ecografia muscolo - tendinea. Ha la vista a raggi X?», afferma ancora la donna, riguardo i medici di Pordenone. «Quello che è accaduto a me è l’ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, della situazione a dir poco disastrosa del pronto soccorso dell’ospedale di Pordenone». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Gennaio 2023, 11:46
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