Coronavirus, il trend risale ma frena l'aumento di ricoveri in terapia intensiva e negli ospedali

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di Simone Pierini
La cattiva notizia: il trend è tornato a salire, dal 3,9% di martedì al 4,5% di ieri. La buona notizia: la crescita di posti letti occupati in terapia intensiva ha subito una frenata decisa come quello dei ricoverati con sintomi. È l'estrema sintesi dell'ennesima giornata di battaglia del nostro Paese contro il Covid-19.

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A non incidere sulla curva epidemica c'è però il numero di morti, che cresce di altre 727 persone superando quota tredicimila (ma 110 in meno di ieri). Una cifra comunque enorme guardando indietro di una cinquantina di giorni, quando il virus era ancora lontano migliaia di chilometri e spaventava poco. I casi totali dall'inizio dell'emergenza sono ora oltre 110mila. Di questi 16.847 hanno sconfitto il mostro (1.118 in un giorno) mentre 80.572 sono attualmente malati. I posti letto delle terapie intensive occupati da italiani che lottano tra la vita e la morte sono 4.035, pochi in più rispetto ai 4.023 del giorno precedente.
 
 

Quasi dimezzato anche l'aumento dei pazienti ricoverati con sintomi, 211 contro 397 di lunedì. Evidente è invece la crescita degli asintomatici o delle persone con sintomi lievi che si trovano in isolamento domiciliare, ben 1.046 in più in ventiquattro ore, complice anche l'incremento dei tamponi, cinquemila in più in un giorno, undicimila in più in due giorni. Il caso emblematico è la Lombardia che ha registrato un nuovo aumento di positivi (ma con il doppio dei tamponi di lunedì) e allo stesso tempo ha contato solo 44 ricoveri in più in ospedale, diciotto in terapia intensiva. La situazione più preoccupante però è nella provincia di Milano che ha triplicato i casi, 611 in più contro i 235 precedenti, e un balzo percentuale di +6.8%, quasi tre volte tanto rispetto a Bergamo e Brescia. E anche in città sono 159 in più le persone contagiate. Scendendo al Sud in salita Napoli e Avellino in Campania, Brindisi e Taranto in Puglia.
L'emergenza insomma è ancora nel vivo e il capo della Protezione civile Borrelli rivolge un appello: «A Pasqua state tutti a casa».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Aprile 2020, 10:41
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