Nella casa le impronte di Oseghale: "Le altre sconosciute, non sono degli altri arrestati"
I due avrebbero parlato di come Oseghale avrebbe potuto disfarsi del cadavere. «Va tenuto presente - ha però precisato Giorgio - che le intercettazioni non sempre sono rivelazione della verità. C'è da valutare bene le singole parole e spiegare se dette in liberà o corrispondenti al vero».
Lucky ha detto ad Awelima di aver fatto parte in patria di un «gruppo criminale» e di aver compiuto «cose terribili».
Tra le foto trovate nei cellulari, ha spiegato Giorgio, in particolare di Awelima, ce ne sono alcune di africani torturati e del sezionamento di un animale. «Quando ci saranno noti tutti i risultati dei prelievi - ha aggiunto Giorgio - trarremo le conclusioni. Non cerchiamo capri espiatori, o nigeriani perché nigeriani, ma solo gli autori dell'omicidio».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Maggio 2018, 22:34
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