Olimpiadi 2026, stop alla candidatura a tre. Giorgetti: «La proposta è morta qui». Malagò: «Avanti con Milano-Cortina»

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Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, dice: «Olimpiadi del 2026? La proposta è morta qui. La candidatura così non può andare avanti».

Olimpiadi 2026, Zaia e Fontana rilanciano: «Lombardia e Veneto disponibili a portare avanti candidatura»


«Io ritengo che una cosa così importante come la candidatura olimpica deve prevedere uno spirito di condivisione che non ho rintracciato tra le tre città - ha agigunto Giorgetti - Per questo il governo non ritiene che una candidatura così come formulata possa avere ulteriore corso. Questo tipo di proposta non ha sostegno del governo, è morta». 

Ma Lombardia e Veneto rilanciano: «Arrivati a questo punto è impensabile gettare tutto alle ortiche. La candidatura va salvata, per cui siamo disponibili a portare avanti questa sfida insieme. Se Torino si chiama fuori, e ci dispiace, a questo punto restano due realtà, che si chiamano Veneto e Lombardia, per cui andremo avanti con le Olimpiadi del Lombardo-Veneto», dichiarano Zaia e Fontana attraverso una nota congiunta.

In quel caso, replica Giorgetti «se ne faranno carico loro anche in termini di oneri. In caso di candidatura tridente il Governo avrebbe messo le garanzie, in questo caso non ci saranno ma dovranno fornirle loro. Se poi anche Torino volesse... deciderà il Coni». 

In serata arriva le dichiarazioni del sottosegretario agli Affari Regionali Stefano Buffagni: «Olimpiadi invernali 2026, andiamo avanti con Milano e Cortina! Come dice il motto olimpico: »Citius! Altius! Fortius!« - Più veloce! Più in alto! Più forte! Superiamo le difficoltà e remiamo insieme per regalare al Paese un appuntamento importante: ben vengano i giochi olimpici, realizzati senza sprechi e con i soldi degli sponsor, evitando le solite cattedrali nel deserto, con una legge anticorruzione ben fatta e approvata dal Parlamento».
Lo ha affermato, in un post su facebook.


«Domani saremo a Losanna dal Cio, la fiamma della speranza rimane accesa». Quando esce da Palazzo Chigi dopo l'incontro con Giorgetti, Giovanni Malagò annuncia che il Coni ci crede ancora alla possibilità della candidatura olimpica italiana per il 2026. Si sono dette disposte ad andare avanti Milano e Cortina, e infatti con i rappresentanti del comitato olimpico italiano (guidati molto probabilmente da Diana Bianchedi) ci saranno il vice sindaco di Cortina Luigi Alverà e l'assessore allo sport di Milano Roberta Guaineri. «Andare avanti con una candidatura a due? Vediamo cosa succederà, noi siamo spettatori. Non tifiamo per niente e per nessuno». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, uscendo da Palazzo Chigi dopo l'incontro con il sottosegretario, Giancarlo Giorgetti. «Certo mi dispiace perché mi sembrava si fosse creata un'opportunità eccezionale - ha aggiunto Malagò -. Adesso vediamo se se ne può creare un'altra».

Ancora Malagò: «Le parole di Di Maio? Sono dispiaciuto. Il nostro referente è sempre stato Giorgetti, chiedete a lui se non ci siamo comportati come il Governo ha chiesto». Giovanni Malagò replica così al vicepremier, Luigi Di Maio, che dopo l'annuncio del 'nò alla candidatura a tre per i Giochi invernali del 2026, aveva detto: «Abbiamo purtroppo pagato l'atteggiamento del Coni, che per non scontentare nessuno non ha avuto il coraggio di prendere una decisione chiara fin dall'inizio». 

Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Settembre 2018, 20:20
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