«L'idea è quella di rendere operativa una piattaforma nazionale che sfrutti soluzioni cell broadcast. Saranno utilizzate le celle telefoniche per inviare brevi messaggi di testo con l'allerta per rischio idrogeologico, idraulico, di maremoto, ecc a tutti dispositivi in una certa area geografica. Il sistema prevede anche un'applicazione che, attraverso il sistema di geolocalizzazione, fornisca informazioni personalizzate in base al punto fisico in cui si trova il cittadino. Così chi riceverà l'allerta potrà verificare direttamente sull'app quali rischi corre, in particolare, nella sua zona.
Per fare questo serve che tutti i Comuni si dotino di piani di protezione civile - nei quali sono esposti i rischi per i territori - e che questi siano condivisi su piattaforma WebGIS e costantemente aggiornati». IT-Alert sarà a supporto del sistema di allertamento per diverse tipologie di rischio, si affiancherà ai sistemi già implementati da Regioni e Comuni, si attiverà nell'imminenza dei pericoli, arriverà alla popolazione esposta a rischio e sarà scalata per le necessità di tutte le componenti del sistema.
«Da agosto a novembre - ha detto Borrelli - 45 persone sono morte a causa del maltempo in Italia. Abbiano visto morire persone anche con allerta gialla o arancione. Allora, mi sono chiesto se questo sistema di allertamento è ancora efficace. Ho capito che dobbiamo mettere in piedi un sistema che arrivi direttamente al cittadino in modo completamente automatizzato».
Ultimo aggiornamento: Domenica 18 Novembre 2018, 22:35
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