Violenta la figlia 14enne della vicina: «Ma con dolcezza». Pena ridotta
«Massimo ci crede ancora, crede nella giustizia, la sua è un’attesa drammatica, il percorso fatto finora è stato faticosissimo, è rimasto solo, ha perso i genitori, gli è rimasta solo Marita … e i figli». Queste le parole dell’avvocato Claudio Salvagni in studio insieme al collega a Quarto Grado, dove si è discusso sui punti salienti del ricorso in Cassazione.
Il pool di legali del muratore, gli avvocati Paolo Camporini e Claudio Salvagni, in televisione hanno sollevato moltissimi dubbi circa il modus operandi degli inquirenti durante il primissimo sopralluogo sul cadavere di Yara a Chignolo, sostenendo che la traccia genetica repertata sugli slip della ragazzina potrebbe essere stata contaminata.
Si tratta della ormai nota traccia 31G20 che portò all’arresto di Bossetti.
In diretta è stato mostrato un video che immortalò quei momenti (era la sera del 26 febbraio 2011, quando fu trovato il corpo di Yara Gambirasio nel campo di Chignolo nel Bergamasco): gli uomini della Scientifica in tuta e calzari sono impegnati a repertare la zona, alcuni di loro però si nota chiaramente non indossano i calzari, altri prendono un lembo di slip della piccola vittima in cui è stato rinvenuto il Dna di Bossetti senza le pinzette, uno addirittura pare non indossare i guanti.
Insomma, non sarebbero state seguite le procedure internazionali. E, a detta della difesa di Bossetti, tutto ciò avrebbe inquinato il lavoro di repertazione compromettendolo. Nel video si nota chiaramente che il l lembo degli slip viene maneggiato varie volte, viene usata sempre la stessa pinzetta.
Su questi aspetti si faranno forti i membri della difesa nel ricorso in Cassazione, con la speranza che Bossetti quanto meno possa ottenere uno sconto della pena.
Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Settembre 2018, 19:42
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