Violenze e insulti sui bimbi dell'asilo nido: arrestata 52enne. «Aveva creato per i piccoli un inferno in casa»
Nella sua denuncia anche l'assenza di contatti tra lei e il figlio, se non attraverso l'ambasciata: «Per due volte li abbiamo sentiti telefonicamente, poi solo via email fino all'ultima comunicazione, quella in cui ci hanno fatto sapere che da giorni non riescono più ad avere notizie di Antonio.
Sono in pena perché già nei primi mesi di prigionia avevo appreso in che condizioni disumane sono rinchiusi. Fino a 80 detenuti nello stesso stanzone, senza letti, costretti a dormire per terra. Abbiamo saputo che è stato maltrattato e insultato. Nel carcere non viene distribuito cibo, ma tutto è a spese dei detenuti. Avrei auspicato una presenza più incisiva e costante da parte della nostra ambasciata». La donna, la cui testimonianza è raccolta anche dal Gazzettino, fa riferimento a un altro cittadino italiano arrestato per possesso di cocaina il 7 febbraio a Colombo. «Noto che in quel caso a muoversi è stata anche la politica, e i risultati si sono visti. Vorremmo che Antonio fosse altrettanto tutelato. Anche mio figlio è cittadino italiano».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Febbraio 2019, 18:24
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