Coronavirus, dalla Francia all'Olanda, dal Messico alla Nigeria: i contagiati erano stati in Italia

Coronavirus, dalla Francia all'Olanda, dal Messico alla Nigeria: i contagiati erano stati in Italia
Continua l'emergenza coronavirus e il focolaio italiano è al centro del contagio in tantissime nazioni, in Europa e nel mondo: i continui viaggi e spostamenti hanno infatti portato casi di positività ai tamponi in tre continenti diversi, tutti casi che secondo quanto riportano le autorità, sarebbero legati all'Italia. Le nazioni che hanno visto contagiati legati all'Italia sono state, solo nella giornata di oggi, Olanda, Francia, Lituania, Romania, Galles, Irlanda del Nord, Olanda, Messico e Nigeria.

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Due i casi in Costa Azzurra, Francia: una studentessa di 23 anni di Cannes è risultata positiva dopo un soggiorno nell'hinterland milanese (la ragazza studia in una scuola di moda). La giovane è stata ricoverata all'ospedale L'Archet di Nizza, dove i medici stanno valutando le sue condizioni. E c'è un caso anche a Nizza: «Sono stato informato di un primo caso di Coronavirus diagnosticato questa mattina all'ospedale di Nizza. Si tratta di una donna rientrata da Milano. Vi informo, con l'intento della trasparenza», ha twittato il sindaco Christian Estrosi. 

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Due invece i casi in Olanda: una persona a Tilburg, nel sud, rientrata da poco dal Nord Italia, mentre la seconda - che non aveva apparenti legami col primo caso - è una persona residente ad Amsterdam che si trovava la settimana scorsa in Lombardia. Ora è in quarantena al suo domicilio. Anche la Lituania ha registrato un primo caso di contagio: lo riferisce il ministero della Salute del Paese baltico sul suo sito web ufficiale precisando che si tratta di una donna tornata da Verona il 24 febbraio. La donna è adesso ricoverata in isolamento a Siauliai, non ha febbre o altri sintomi evidenti della malattia, riporta l'agenzia Interfax. 

In Romania i casi totali sono tre: gli ultimi due sono di oggi e, secondo quanto dichiarato dal segretario di Stato romeno, Nelu Tataru, entrambi hanno contratto il virus in Italia. Si tratta di un uomo di 45 anni della provincia di Maramures, rientrato il 25 febbraio da una zona dell'Italia non specificata, con i sintomi del coronavirus poi confermati dai test, mentre l'altro caso è quello di una donna di 38 anni della provincia di Timis recatasi per un giorno a Bergamo e rientrata sempre il 25 febbraio. Anche per lei il virus è stato accertato dalle analisi.

In Croazia sono stati confermati due nuovi casi che portano a cinque il numero degli infetti, ha riferito il ministero della sanità a Zagabria. Si tratta di famigliari o persone che hanno avuto contatti stretti e diretti con i primi pazienti registrati in Croazia, e anche questi avevano avuto contatti con l'Italia. Il primo caso ha infatti riguardato un giovane uomo che a metà febbraio ha soggiornato a Milano, mentre il secondo contagiato è un uomo che lavora a Parma. 

GERMANIA Due casi anche in Germania, legati al nostro Paese. L'uomo tedesco del Baden-Wuerttemberg che ieri sera è stato riconosciuto positivo al coronavirus, dopo che si è presentato in ospedale con sintomi influenzali leggeri era tornato dalla settimana bianca in Alto Adige. L'uomo è ricoverato in isolamento nella clinica universitaria di Heidelberg per il periodo di quarantena. Il personale medico non ha rilasciato informazioni sulle sue attuali condizioni di salute del paziente, riferisce il quotidiano locale Heidelberg 24.

La Bild riferisce invece che il pediatra di Amburgo riconosciuto positivo al coronavirus tornava da una vacanza in Trentino.
Dopo aver attraversato in auto la Germania per tornare ad Amburgo dalle Alpi domenica scorsa, l'uomo è andato regolarmente al lavoro il lunedì nella clinica universitaria di Eppendorf, dove ora si teme il contagio per i 16 piccoli pazienti e per le loro famiglie. Tutti sono stati invitati al periodo di quarantena. 


REGNO UNITO Poi c'è il Regno Unito: salgono a 17 i contagi da coronavirus accertati nel Paese, e nelle ultime ore sono stati segnalati la prima infezione in Irlanda del Nord e - stamattina - la prima in Galles, entrambi su persone provenienti dall'Italia settentrionale (nel primo caso via Dublino), come riferisce la Bbc. Le autorità sanitarie locali gallesi e nordirlandesi hanno assicurato di aver preso «tutte le misure appropriate» per contenere la diffusione del virus. Dopo questi sviluppi - a cui s'è poi aggiunta la conferma di altri due contagi di pazienti ricoverati in Inghilterra e provenienti dall'Iran, fino a un totale nazionale di 19 - tutte le 4 nazioni del Regno (Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord) risultano aver registrato almeno un caso di coronavirus su quasi 8000 tamponi eseguiti.

Sul contagio del paziente nordirlandese, una donna, le autorità sanitarie di Dublino hanno fatto sapere da parte loro di ritenere che esso sia avvenuto in aereo: durante il volo che ha riportato questa persona a casa dall'Italia settentrionale facendo tappa nella capitale della Repubblica d'Irlanda. La donna ha rispettato scrupolosamente le indicazioni precauzionali avvertendo il medico di base ai primi sintomi e auto-isolandosi in quarantena a casa fino ai risultati del test. «Tutte le persone venute in contatto con la paziente durante il viaggio sono state identificate per le fasi di trasporto tracciate», ha precisato inoltre da Dublino il dottor Tony Holohan, Ireland's Chief Medical Officer.

NIGERIA Primo contagiato anche in Nigeria, un italiano rientrato da Milano il 25 febbraio, ha annunciato il ministero della Salute nigeriano precisando che «il paziente è ricoverato in ospedale nello stato di Lagos condizioni stabili e non presenta sintomi preoccupanti». L'uomo «lavora in Nigeria», precisa il comunicato del dicastero pubblicato su internet, e «viene trattato all'Ospedale malattie infettive di Yaba», un quartiere di Lagos, la più grande città nigeriana. «Abbiamo già cominciato a lavorare per identificare tutti i contatti del paziente da quando è entrato in Nigeria», rivela il comunicato, il quale precisa che la sua positività al virus è stata confermata ieri dal laboratorio di virologia dell'Ospedale universitario di Lagos.

«Il cittadino italiano» trovato col coronavirus in Nigeria «si è ammalato il 26 febbraio», quindi mercoledì: lo precisa un comunicato del Governo dello Stato federale nigeriano di Lagos pubblicato sul suo sito internet. Confermando che era entrato da Milano martedì, il testo riporta che l'uomo era andato in Nigeria «per una breve visita di affari». Lagos, 'capitale' commerciale ed economica della Nigeria, è una città da oltre 16 milioni di abitanti (dato 2015). Il Paese dell'Africa centro-occidentale è il più popoloso del continente.

MESSICO In Messico, il ministero della Sanità ha confermato oggi il primo caso di coronavirus nel Paese. Si tratta di un uomo di 34 anni rientrato dal nord Italia qualche giorno fa e che è ricoverato nell'Istituto nazionale delle malattie respiratorie di Città del Messico. Il sottosegretario alla Sanità, Hugo Lopez Gatell, ha indicato che esiste un secondo caso nello Stato di Sinaloa di una persona, isolata in un hotel, risultata positiva ad una prima prova per il Covid-19, in attesa della conferma ufficiale. Vi sono infine altri due casi asintomatici sotto osservazione, uno nello Stato di Mexico ed un secondo nella capitale. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Febbraio 2020, 19:57
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