Cesare Battisti: «Ora so che andrò in prigione». Bonafede: «Sarà trasferito a Oristano»
Battisti è smontato dal Falcon 900 atterrato dalla Bolivia circa 10 minuti dopo l'atterraggio, alle 11.50. Poco dopo l'apertura del portellone dell'aereo un gruppo di sette agenti di polizia è salito sul velivolo, mentre un'altra decina di agenti, in parte armati di mitraglietta attendeva ai piedi della scaletta, e nel giro di qualche minuto lo ha fatto scendere dall'aereo. Ad attendere l'arrivo dell'ex terrorista, all'interno dello scalo di Ciampino, il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Battisti è apparso tranquillo e non ha mai abbassato lo sguardo mentre procedeva scortato dagli agenti.
Dopo la notifica degli atti - cioè delle sentenze restrittive della libertà emesse dalle procure - da parte degli uomini della Polizia di Stato, Cesare Battisti è salito su un'auto della polizia che lo sta conducendo in questura per il fotosegnalamento. Non sarà portato a Rebibbia ma nel carcere di Oristano per ragioni di sicurezza.
Durante la conferenza stampa del Governo, Matteo Salvini ha ringraziato le forze dell'ordine: «Un bel lunedì che spero riunisca il Paese. Il mio e il nostro pensiero ai familiari delle vittime che spero di guardare negli occhi nei prossimi giorni».
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Il ministro Bonafede: «Nessuno può sottrarsi alla giustizia italiana. risultato di una squadra che lavora compatta, tutte le istituzioni hanno cercato questo risultato con perseveranza. Oggi l'italia va a testa alta perché si fa rispettare nel mondo».
Battisti andrà nel carcere di Oristano. Lo ha detto il ministro della Giustizi Alfonso Bonafede nella conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l'arrivo in Italia di Cesare Battisti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Gennaio 2019, 09:52
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