Bibbiano, tornano a casa 4 bambini coinvolti nello scandalo degli affidi illeciti
A quest'ultimo la Anghinolfi (ora agli arresti domiciliari, una delle figure centrali della vicenda) disse che l'attività dei militari stava di fatto intralciando i procedimenti sui minori: il suo intervento presso il Garante è emerso da alcune intercettazioni presenti negli atti dell'inchiesta che sta facendo parlare ormai da qualche settimana. È emerso anche che alcuni genitori, a cui erano stato tolti i bambini, avevano contattato lo stesso Garante chiedendo un aiuto per le loro situazioni: il Garante chiese allora al servizio sociale della Val d'Enza una relazione sui fatti.
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IL CASO DELLA BIMBA STRAPPATA ALLA NONNA Tra i casi più chiacchierati dell’inchiesta c’è quello di una bambina di 10 anni portata via alla nonna con mezzi a dir poco discutibili: figlia di genitori giovanissimi (sua mamma aveva 14 anni, suo papà 17), la bimba venne affidata alla nonna paterna, racconta il Corriere della Sera. Ma dopo alcuni anni, i servizi sociali avevano “cambiato idea”, accusando il nuovo compagno della mamma di abusi verso la piccola: un disegnino fatto dalla bimba (in cui erano ritratti lei e il patrigno) era stato infatti modificato da uno degli psicoterapeuti per far credere che ci fossero state violenze.
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Secondo quanto riportato negli atti dell’inchiesta, scrive il Corriere, alla bimba venne chiesto più volte dalle psicoterapeute di eventuali abusi sessuali: la piccola ha sempre negato eventuali violenze, e la sua versione era confermata anche dalla visita ginecologica alla quale era stata sottoposta.
Quel disegno modificato mostrava lunghe braccia che partivano dalla bambina e arrivavano alle parti intime dell'uomo al suo fianco: quella modifica doveva forse raffigurare le violenze sessuali in realtà mai avvenute.
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L’inchiesta in atto e la perizia sul disegno falsificato hanno contribuito a mettere fine alla questione e a far tornare la bimba a casa della nonna: la piccola infatti era stata trasferita in affido ad un’altra coppia. «Non venga più a prenderla a scuola, non ce n’è bisogno, la bimba è stata trasferita in un altro istituto e non vivrà più con lei», avevano detto alla nonna i servizi sociali in una fredda telefonata. Ora quell’incubo sembra finito.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Luglio 2019, 12:30
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