Altaroma, la culla dei talenti del Made in Italy: la Fashion Week dal 23 al 26 gennaio IL PROGRAMMA

Altaroma, la culla dei talenti del Made in Italy: la Fashion Week dal 23 al 26 gennaio IL PROGRAMMA

di Ilaria Del Prete
Cento marchi in ascesa, quattro progetti guida, una nuova location. La settimana della moda - di cui Leggo sarà media partner - torna sulle sponde del Tevere con Altaroma dal 23 al 26 gennaio negli spazi dell’Ex Caserma Guido Reni.

Le parole d’ordine sono due: innovazione e ambiente. «Oggi Altaroma - afferma la presidente Silvia Venturini Fendi - agisce di fatto come un incubatore creando, attraverso i propri progetti un circuito virtuoso, volto alla scoperta e alla promozione dei nuovi talenti del Made in Italy». Quei talenti che ritroviamo nel progetto Showcase, che per la quinta edizione offre una vetrina a 56 designer esponenti dell’unione tra design e tradizione artigianale italiana anche grazie al contributo della partnership con Lazio Innova.

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Non solo progetti di scouting, anche un fitto calendario di sfilate e esposizioni. Per Rome Is My Runway, si afferma il format aperto alle produzioni Altaroma per promuovere i brand emergenti, che hanno partecipato a Showcase e rigorosamente selezionati su territorio nazionale. Sul catwalk Asciari, Chiara Perrot, Gentile Catone, Sartoria 74. Per gli atelier sfileranno le collezioni primavera/estate 2020 di Sabrina Persechino, Giada Curti (come da tradizione all’Hotel St. Regis), mentre Nino Lettieri proporrà il suo tableau vivant a Palazzo Ferrajoli.

Tra i designer del territorio capitolino Caterina Moro, Italo Marseglia, Morfosis, Roi Du Lac, Antonio Martino, e Gall che ci mostreranno le loro collezioni autunno/ inverno 20-21. La prima volta di Ginevra Odescalchi sarà con una esposizione dei suoi abiti al Museo Andersen. Torna in passerella Sylvio Giardina, con la sua collezione primavera/ estate 2020 “Dark Celebration”, che completa la trilogia dedicata ai colori iniziata con bianco e rosso.

Dedicata alla crescente sensibilità della moda alle tematiche ambientali [R3]Circle, la nuova serie di talk su startup, economia circolare e sostenibilità che raccontano una creatività sempre più orientata al green che fa il paio con A. I. Artisanal Intelligence. Una riflessione sulla dimensione naturale della creazione di moda in un’epoca di spreco e sovrapproduzione.

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IL DG ADRIANO FRANCHI - L'anima green in passerella
Adriano Franchi, Direttore Generale di Altaroma, in che modo la settimana della moda romana fa da incubatore per la nascita di nuovi talenti del made in Italy?
«Nell’ultimo triennio abbiamo contribuito alla crescita del sistema, valorizzando le sinergie con Firenze e Milano. Sono oltre 60 i designer scoperti da Altaroma e inseriti negli ultimi calendari di Milano Moda Donna così come i vincitori del premio Sozzani per talenti emergenti delle tre edizioni dei Green Carpet Fashion Awards sono designer selezionati e promossi attraverso le nostre iniziative». 

Le tematiche ambientali sono imprescindibili anche per chi fa moda?
«Sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi stanno diventando il punto focale delle fashion week. In “tempi non sospetti”, da gennaio 2008, abbiamo iniziato ad occuparci di sostenibilità, con il progetto Ethical Fashion dedicato alla moda sostenibile non solo con riferimento ai materiali e all’ambiente, ma anche alla qualità della vita delle persone». 

Come si inseriscono in agenda?
«Nella prossima fashion week oltre alla presenza di diversi designer green il programma prevede una nuova serie di talk sulle start up, sull’economia circolare e sostenibile che raccontano una creatività sempre più attenta ai temi ambientali».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Gennaio 2020, 15:18
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