Usa, norovirus allo Yosemite Park: in 170 con sintomi gastrointestinali

Usa, norovirus allo Yosemite Park: in 170 con sintomi gastrointestinali
 Un ospite indesiderato si nasconde fra le sequoie giganti e le ampie vedute sulla Sierra Nevada che calamitano eserciti di turisti verso lo Yosemite National Park in California. Circa 170 persone, fra lavoratori e visitatori dell'area naturalistica negli Usa, hanno riportato disturbi gastrointestinali come vomito e diarrea.

I sintomi vedrebbero sotto accusa un focolaio di norovirus, agente infettivo altamente contagioso che starebbe circolando in tutte le zone comprese nella Yosemite Valley. In due casi il norovirus è stato confermato, hanno riferito i funzionari del parco, mentre la «stragrande maggioranza» degli altri viene definita «compatibile» con il microrganismo che si diffonde attraverso il contatto diretto con malati, oppure tramite cibi, bevande e oggetti contaminati, o ancora per trasmissione aerea. Gli infettati in genere manifestano disturbi in un arco temporale compreso tra le 12 e le 48 ore successive all'esposizione, e iniziano a stare meglio dopo 1-3 giorni.

La maggior parte degli episodi registrati a Yosemite sono stati segnalati intorno alla prima settimana del nuovo anno, con «un calo significativo» da allora. «Confidiamo di essere nella fase calante» del focolaio, afferma Scott Gediman, un portavoce del parco. Epidemie di norovirus sono particolarmente comuni in ambienti affollati come scuole o ospedali, ma si verificano tipicamente anche durante i maxi eventi sportivi (una è stata documentata durante le Olimpiadi invernali 2018 di PyeongChang, in Corea del Sud) o a bordo delle grandi navi.

Non a caso si parla di 'virus delle crocierè.
Nei giorni scorsi il National Park Service ha lavorato insieme a funzionari della sanità pubblica federale e statale per contenere l'infezione, ispezionando e disinfettando ristoranti, camere d'albergo e altre strutture all'interno del parco. Questo è il secondo focolaio che ha colpito Yosemite nell'ultimo decennio. Nel 2012, una popolazione in forte espansione di topi cervini aveva favorito una rara circolazione di hantavirus che ha ucciso tre persone e ne contagiate altre sette.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Gennaio 2020, 21:08
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