Bruciata dall'ex, Maria Antonietta in fin di vita. Eleonora Daniele: «Forza, amica mia»

Bruciata dall'ex, Maria Antonietta in fin di vita. Eleonora Daniele: «Forza, amica mia»
Le condizioni di Maria Antonietta Rositani, ricoverata in ospedale da quattro mesi dopo essere stata bruciata dal suo ex, sono drammaticamente peggiorate nelle ultime ore. Eleonora Daniele, che ha conosciuto personalmente la donna grazie ad un'intervista per Storie Italiane, ora prega per lei: «Forza, amica mia».

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Maria Antonietta Rositani, 42 anni, il 12 marzo scorso fu aggredita dall'ex marito, Ciro Russo, che era giunto a Reggio Calabria evadendo dai domiciliari a Napoli. L'uomo l'aveva sorpresa in auto e aveva appiccato un incendio alla vettura: da allora, la donna è ricoverata all'ospedale di Bari, dove è stata sottoposta più volte ad alcuni, delicati interventi. Oggi, però, le condizioni di salute di Maria Antonietta si sono aggravate e Eleonora Daniele sta pregando per lei.

«Ancora ricordo questa tenda che ti separava da noi e da quella giustizia che non ti ha tutelata. Stai lottando in queste ore tra la vita e la morte , come una leonessa» - ha scritto Eleonora Daniele su Instagram - «Io posso solo dire che le preghiere di tutti noi e della nostra redazione si uniscono a quelle della tua famiglia , perché non è giusto. Non è giusto che a lottare siano le persone come te :anime speciali che non meritano di soffrire così. Non è giusto che quell’uomo miserabile possa vincere su una mamma meravigliosa come sei tu . Non è giusto».

La conduttrice aggiunge poi nuovi pensieri nel post: «Un grido disperato al cielo che ti salvi la vita . Perché tutto questo è maledettamente triste.Siamo tutti con te e oggi starò in silenzio pensando solo a quei medici eroi che stanno cercando di salvarti la vita. C’è la rabbia , il dolore, le preghiere. Quelle tante, tante. A volte sembrano unica soluzione che ci dia una speranza. Forza amica mia . Forza. Non mollare . Fallo per tutte quelle donne che hanno bisogno di te. Fallo per risvegliare una giustizia che ancora è lenta a capire che gli interventi sugli uomini malvagi devono essere più efficaci . Fallo per insegnarci a guardare attraverso i tuoi occhi».
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ancora ricordo questa tenda che ti separava da noi e da quella giustizia che non ti ha tutelata. Stai lottando in queste ore tra la vita e la morte , come una leonessa . Io posso solo dire che le preghiere di tutti noi e della nostra redazione si uniscono a quelle della tua famiglia , perché non è giusto. Non è giusto che a lottare siano le persone come te :anime speciali che non meritano di soffrire così. Non è giusto che quell’uomo miserabile possa vincere su una mamma meravigliosa come sei tu . Non è giusto. E’ un grido disperato al cielo che ti salvi la vita . Perché tutto questo è maledettamente triste.Siamo tutti con te e oggi starò in silenzio pensando solo a quei medici eroi che stanno cercando di salvarti la vita. C’è la rabbia , il dolore, le preghiere. Quelle tante, tante. A volte sembrano unica soluzione che ci dia una speranza. Forza amica mia . Forza. Non mollare . Fallo per tutte quelle donne che hanno bisogno di te. Fallo per risvegliare una giustizia che ancora è lenta a capire che gli interventi sugli uomini malvagi devono essere più efficaci . Fallo per insegnarci a guardare attraverso i tuoi occhi .

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Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Luglio 2019, 15:40
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