Violenza stadi, Salvini: «Sradichiamo la delinquenza nel calcio. Sì a stadi di proprietà con camere di sicurezza»

Salvini: «Sradichiamo la delinquenza nel calcio. Sì a stadi di proprietà con camere di sicurezza»

di Valerio Cassetta
«Vogliamo sradicare la delinquenza da dentro e fuori gli stadi. Useremo ogni mezzo necessario». Così ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al termine del vertice sulla violenza negli stadi alla Scuola Superiore di Polizia di Roma. Una super tavola rotonda, durata più di due ora, a cui hanno partecipato i sottosegretari Giancarlo Giorgetti (che ha la delega dello sport) e Nicola Molteni (Interno), il sottosegretario alla presidenza del Capo di Gabinetto Matteo Piantedosi, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, i massimi rappresentanti di Coni, Figc, Lega Serie A, Serie B e Lega Pro, Lega Dilettanti, nonché i Presidenti delle associazioni di calciatori, arbitri e allenatori, e i presidenti della Federazione Editori Fieg e dell'Ordine dei giornalisti.

«Sono soddisfatto del contenuto della riunione - ha detto Salvini -, poche parole e tante idee e progetti, perché negli ultimi decenni se ne sono dette tante. Ringrazio tutti i protagonisti del mondo del calcio e coloro che sono intervenuti». Il ministro dell’Interno, ricordando che «non si può morire di calcio nel 2018», ha spiegato che «il teppismo e i coltelli c’entrano poco col calcio». Non solo, riportando alcune statistiche, Salvini ha spiegato: «Rispetto all’anno precedente il calcio è uno sport sempre più sano e si è ridotto del 60% il numero dei feriti. Anche i Daspo sono in diminuzione. Parliamo di 12 milioni di persone che si muovono e di 6mila teppisti. Non confondiamo i tifosi con con i delinquenti». Il ministro dell’Interno ha poi svelato che si sta «lavorando per una legge sugli stadi proprietà con camere di sicurezza». Sulla sospensione delle partite in caso di cori razzisti ha aggiunto: «Si rischia di mettere nelle mani di pochi il destino di tanti».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Gennaio 2019, 18:34
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