Stuprata e derubata dal branco che diffonde foto e video hard sul web: chiesti 25 anni, condannati a nove

Stuprata e derubata dal branco che diffonde foto e video hard sul web: chiesti 25 anni, condannati a nove

di Enrico Chillè
Hanno stuprato una ragazza di appena 18 anni, registrando un video e rubandole anche il cellulare per diffondere sul web foto e filmati hard, tra cui la stessa prova della violenza sessuale. Per lo stupro di San Firmino a Pamplona, avvenuto nella notte del 7 luglio 2016, cinque uomini tra i 26 e i 29 anni, tra cui due militari, sono stati condannati a nove anni nonostante l'accusa avesse chiesto per loro una pena di 25 anni e sei mesi.

Spagna, violentata da cinque uomini durante la "fiesta" di San Firmino​
 
 




La notizia della condanna è stata raccontata da 20minutos.es. Ángel Boza, José Ángel Prenda, Alfonso Cabezuelo Entrena (militare dell'esercito), Antonio Manuel Guerrero Escudero (membro della Guardia Civil, forza armata analoga ai carabinieri in Spagna) e Jesús Escudero, tutti di Siviglia, in Andalusia, avevano deciso di "andare a caccia" in occasione della popolare festa di San Firmino, che chiama a raccolta migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Lo avevano scritto loro stessi nel gruppo WhatsApp, chiamato 'La manada' (la mandria). Il loro obiettivo era chiaro: puntare ragazze, meglio se ubriache. E così è stato: i cinque avevano approcciato la giovane ragazza, oggi ventenne, promettendole di riaccompagnarla nell'auto di un amico che la aspettava. Invece, approfittando dell'entrata di un residente in un palazzo, l'avevano presa e costretta a subire nell'androne, a turno, la violenza.

Oltre allo stupro, la ragazza è stata derubata del telefono e alcune sue immagini intime e private erano state diffuse sul web da Antonio Guerrero, arrestato insieme agli amici poche ore dopo la violenza. Dopo due anni di carcere preventivo, per il branco è giunta una sentenza di condanna. L'accusa chiedeva 25 anni e sei mesi per tutti, la difesa invece aveva chiesto l'assoluzione. Per un intoppo legale, come spiega ancora 20minutos.es, è arrivata una condanna a nove anni: i cinque, infatti, sono stati giudicati colpevoli di abusi sessuali continuati e non di violenza sessuale. Una differenza che può sembrare sottile, ma che è valsa loro una pena decisamente inferiore a quanto richiesto dal pm: la sentenza ha stabilito che non c'è stata violenza o intimidazione nei confronti della ragazza, ma i cinque hanno abusato della loro posizione di superiorità. Cadute anche le accuse di rapina e di diffusione di immagini private, anche a causa della posizione di uno dei magistrati del tribunale collegiale, che aveva decretato l'assoluzione per tutti e la sola condanna per furto nei confronti di Guerrero. Dopo la sentenza, alcuni manifestanti si sono radunati davanti al tribunale per protestare e diversi collettivi femministi hanno già indetto mobilitazioni in tutte le città spagnole, compresa la capitale Madrid: «Hanno colpevolizzato la vittima, l'hanno stuprata due volte».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Aprile 2018, 08:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA