Kenya, esplosione e spari nell'hotel Dusit a Nairobi: sei morti. Appelli disperati: «Siamo nascosti in bagno»

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Almeno 6 morti e 30 feriti nell'attacco armato all'hotel Dusit di Nairobi, in Kenya. Lo afferma il quotidiano Daily Nation. Cinque persone sono rimaste uccise nel ristorante del complesso, dove un kamikaze si è fatto esplodere. Una donna, invece, è deceduta per le ferite riportate. È stata trasportata in ospedale, dove i medici non sono riusciti a salvarla.
I media locali riferiscono di un'alta colonna di fumo che si leva dall'edificio dell'hotel. Persone che lavorano in edifici vicini hanno raccontato al sito Daily Nation di essersi chiuse nei loro uffici. Nel corso dell'attacco terrorista all'hotel Dusit, un kamikaze si è fatto esplodere nel foyer dell'albergo. Lo ha detto ai giornalisti il capo della polizia Joseph Boinnet, aggiungendo che sei dei sette piani dell'albergo sono stati messi in sicurezza. «L'attacco coordinato», ha aggiunto, è iniziato alle 15 ore locale. La polizia sta ora cercando di liberare le persone rimaste intrappolate e di «neutralizzare» gli autori dell'attacco.

 
 
 

È di almeno 7 morti il primo bilancio dell'attacco al DusitD2, a Nairobi. Lo riferisce la stampa locale. L'area è stata isolata, le forze di sicurezza stanno evacuando i civili. Gli estremisti somali di Al Shaabab hanno rivendicato l'attacco all'hotel, lo riferisce al Jazeera. Il gruppo armato sarebbe composto da almeno 4 persone.
 
 «Siamo sotto attacco, aiutateci». Ron Ng'eno è una delle persone bloccate nell'hotel Dusit a Nairobi, nel quartiere residenziale di Westland, dove è stato sferrato un attacco armato che ha provocato almeno 3 morti. «Sono al numero 14 di Riverside Drive, sono nascosto in un bagno e siamo sotto attacco», twitta il consulente di comunicazione indicando, nel messaggio, l'indirizzo dell'albergo. «C'è stata una potente esplosione e poi colpi d'arma da fuoco», aggiunge, chiedendo aiuto in maniera diretta all'ambasciata degli Stati Uniti. «Se muoio, amo il Signore e credo che andrò in paradiso. Per favore, dite alla mia famiglia che la amo. Vi amo Caleb, Mark e Carol», scrive ancora, prima di aggiungere: «Siamo ancora in bagno, colpi d'arma da fuoco nell'edificio. Per favore, pregate per noi». Infine, un ultimo tweet: «La batteria del telefono è quasi scarica. Per favore, pregate».

Le forze di sicurezza keniane hanno posto sotto controllo sei dei sette piani del compound attaccato dagli Shabaab a Nairobi e l'operazione per «neutralizzare» gli aggressori è ancora in corso.
Lo ha riferito il capo della polizia, Joseph Boinnet, precisando che l'operazione punta anche a liberare i civili ancora intrappolati all'interno del complesso. Nell'attacco, ha aggiunto, è entrato in azione anche un kamikaze, che ha aperto la strada al resto del commando armato che - secondo i testimoni - ha fatto uso anche di granate.

Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Gennaio 2019, 21:19
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