Emiliano Sala, le indagini rivelano: «Il calciatore e il pilota intossicati prima dell'incidente aereo»

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di Enrico Chillè
Pur senza il clamore mediatico dei giorni successivi alla tragedia, le indagini sulla morte di Emiliano Sala proseguono e ora sembra esserci una vera e propria svolta nel caso. Le analisi tossicologiche svolte sul corpo dello sfortunato attaccante argentino, morto lo scorso 21 gennaio insieme al pilota David Ibbotson nel Canale della Manica, mentre era in procinto di trasferirsi dal Nantes al Cardiff, hanno infatti evidenziato un dettaglio molto importante.

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Nel corpo di Emiliano Sala sono state trovate tracce anomale di carbossiemoglobina, che si forma nel sangue quando una persona è esposta a livelli troppo alti di monossido di carbonio ed è potenzialmente mortale. Lo rivela il Guardian, che cita alcuni ispettori della Commissione investigativa britannica sugli incidenti aerei (AAIB): Emiliano Sala, ancora prima dell'incidente aereo, aveva quindi accusato una grave intossicazione dovuta all'eposizione ai vapori di monossido di carbonio. Probabilmente, la stessa sorte è toccata al pilota David Ibbotson, il cui corpo non è stato più ritrovato: gli inquirenti ne sono convinti, dal momento che il piccolo aereo da turismo su cui i due viaggiavano non presentava alcuna divisione tra la cabina del pilota e l'area riservata ai passeggeri.

Potrebbe quindi essere questa la causa dell'incidente aereo in cui è morto, a 29 anni, l'italo-argentino Emiliano Sala, che aveva deciso di prendere un aereo privato per raggiungere Cardiff senza dover fare scalo a Londra. La famiglia del calciatore ha già chiesto che vengano fatte nuove indagini, alla luce di questa rivelazione. Il monossido di carbonio è un gas incolore e inodore, che si produce soprattutto in determinati modelli di aerei e che dovrebbe essere espulso dall'impianto di scarico ma potrebbe essere tornato in circolo a causa di un difetto al sistema di ventilazione. Il livello di intossicazione registrato nel sangue del calciatore indica che l'esposizione a quel gas possa aver provocato stato confusionale, sonnolenza, perdita della vista e della coordinazione, convulsioni e anche un eventuale attacco cardiaco. Questo potrebbe spiegare lo strano tono di voce, rallentato e molto basso, del calciatore nell'ultimo, drammatico messaggio inviato ad un amico: «Non so dove siamo, qui finisce male. Se non avete notizie di me nelle prossime ore, avvertite le autorità».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Agosto 2019, 13:43
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