Macron spinge per l'esercito comune europeo. Germania, l'ultradestra entra in Parlamento

Macron spinge per l'esercito comune europeo. Germania, l'ultradestra entra in Parlamento

di Valeria Arnaldi
«Una forza di intervento militare comune» e «un bilancio della Difesa condiviso» in dieci anni. 

Queste le proposte per rilanciare l'Europa, lanciate ieri dal presidente francese Emmanuel Macron alla Sorbona, nel suo discorso sull'Europa. «Non cederò nulla a chi promette odio, divisione, ripiegamento nazionale», ha affermato, dopo essere stato duramente contestato dagli studenti tra fischi e fumogeni. «L'Europa che conosciamo è troppo lenta, debole, inefficace, ma solo l'Europa ci può dare la capacità di agire nel mondo di fronte alle grandi sfide» e «garantire i nostri interessi». Ed è proprio per potenziare l'Ue, che Macron ipotizza nuovi strumenti.

«Ciò che manca all'Europa della difesa è una cultura strategica comune contro il terrorismo», dice, proponendo una procura europea antiterrorismo e pure «una forza europea di protezione civile». Largo dunque alla possibilità di «accogliere negli eserciti nazionali militari di ogni altro Paese europeo» con l'obiettivo di lottare contro insicurezza e cyber attacchi. Non solo. Per il 2018 Macron propone l'istituzione di «un vero ufficio europeo dell'asilo per accelerare e armonizzare le nostre procedure». 

Un pensiero all'Italia, per i migranti, nell'invito a «non lasciare i nostri partner sommersi, senza aiutarli a difendere le frontiere». Intanto si complica la situazione in Germania dopo il voto. Dopo aver affermato di non voler entrare nel gruppo parlamentare, Frauke Petry ieri ha annunciato l'uscita dal partito Afd. Nella medesima giornata, l'ultradestra tedesca per la prima volta si è riunita al Bundestag come gruppo parlamentare. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Settembre 2017, 08:51
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