Le uscite volontarie previste dall'accordo (hanno firmato tutte le organizzazioni di categoria: Uilcom Uil, Fistel Cisl, Slc Cigl e Ugl) e azienda nel complesso sono potenzialmente 5.000 e saranno così articolate: circa 1.000 lavoratori saranno collocati in prepensionamento già nel 2018 con l'isopensione (un trattamento a cui accede il lavoratore che sottoscrive un accordo di esodo con prepensionamento a carico dell'azienda.
Dal momento in cui smette di lavorare fino a quando matura la decorrenza della pensione, percepisce un importo mensile pagato dall'ex datore di lavoro ndr), nel biennio 2019-2020 potranno essere prepensionati i lavoratori che maturano il diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2024-2025 rispetto ad una base esodabile individuata di massimo 4.000 unità. Azienda e sindacati si sono impegnati poi ad aprire a settembre 2018 un confronto sulla contrattazione di secondo livello. I temi centrali, in questo caso, saranno: la situazione dei livelli inquadramentali, il part time, le dinamiche economiche e normative della parte on field e lo smartworking.
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Giugno 2018, 19:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA