Reddito di cittadinanza, stretta su furbetti del divorzio e stranieri: ok del Senato

Reddito di cittadinanza, stretta su furbetti del divorzio e stranieri: ok del Senato
L'aula del Senato ha approvato l'emendamento al decreto legge rdc e quota 100, che punta a escludere i furbetti dal reddito di cittadinanza. Approvata anche la norma che obbliga gli stranieri che vogliono accedere al reddito a fornire una certificazione, rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, sui requisiti di reddito e patrimoniali e sulla composizione del nucleo familiare. Aumentano, quindi, i controlli per chi chiede di accedere al reddito di cittadinanza e risulta separato o divorziato successivamente al primo settembre 2018.

La polizia locale dovrà certificare, con apposito verbale, l'effettivo cambio di residenza del separato/divorziato.  La certificazione deve essere presentata in una versione tradotta in lingua italiana e legalizzata dall'autorità consolare italiana (che ne attesta la conformità all'originale). Sono esclusi dalla certificazione i soggetti aventi lo status di rifugiato politico. Confermata, inoltre, la modifica che limita lo stop al reddito di cittadinanza al solo componente del nucleo familiare che si è licenziato nei 12 mesi precedenti la richiesta di accesso al rdc, fatte salve le dimissioni per giusta causa.


 

Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Febbraio 2019, 18:10
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