Ncc, slitta la stretta. Sugli investimenti scure da 5 miliardi
di Luca Cifoni
L’esecutivo per ora potrebbe cavarsela con un decreto - atteso già nella notte di ieri - che rinvia l’attuale assetto normativo, oggetto di una riforma che dal 2008 non è mai stata applicata. Intanto è saltata la proroga della validità delle graduatorie dei concorsi pubblici, per le assunzioni a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione. Nella caotica giornata di ieri dunque l’attenzione è stata più sulle parti del testo sbagliate o da stralciare che sulle norme destinate a entrare in vigore. Tra queste tuttavia c’è anche quella che riguarda la quantificazione del nuovo fondo per gli investimenti, inizialmente inserito per dare una spinta espansiva alla manovra. Nella versione attuale le dotazioni complessive scendono da 9 miliardi in tre anni a 3,6, dunque con una decurtazione di 5,4 miliardi.
Per il 2019 si scende da 2,75 miliardi a 740 milioni. Queste modifiche contabili sono state giustificate da Palazzo Chigi come effetto sul bilancio dello Stato (per 2,1 miliardi) dell’accordo con l’Unione europea. Secondo il governo queste risorse sarebbero compensate con il ricorso a fondi strutturali, mentre ulteriori poste si ritroverebbero spostate in altre parti della legge.
Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Dicembre 2018, 11:14
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