Gualtieri: «Manovra da 30 miliardi. Resta Quota 100, no tagli scuola. Vogliamo evitare aumento Iva»

Gualtieri: «Manovra da 30 miliardi. Resta Quota 100, no tagli scuola. Vogliamo evitare aumento Iva»
Mettere a punto la prossima manovra è «un compito impegnativo: per trovare la quadra bisogna utilizzare al massimo gli spazi di flessibilità che esistono» nel Patto di stabilità e crescita. Così il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a “Mezz'ora in più” su Rai3. Il deficit si collocherà tra il 2,1% e il 2,2% o si spingerà al 2,4% come a settembre dello scorso anno? «Forse è meglio non dichiarare il 2,4% e poi fare il 2,04% e nel frattempo avere un'impennata dello spread. È preferibile collocarsi meglio dall'inizio per non avere turbative. È una saggia via di mezzo che noi percorreremo», continua Gualtieri.

«Non faremo una manovra restrittiva, nonostante la richiesta iniziale dell'Europa, che diceva di ridurre dello 0,6% il deficit strutturale. Faremo una piccola espansione», con l'obiettivo di «ridurre il debito pubblico» ma senza «una manovra restrittiva che avrebbe un effetto negativo sull'economia». Lo dice il ministro dell'Economia Roberto Gualtiri a Mezz'ora in più su Rai3. Nella manovra ci sarà un «impegno a graduale superamento dei superticket», dice  Gualtieri, spiegando che si ragiona in un orizzonte «triennale».

Nella manovra «ci sarà una componente di revisione della spesa» ma «non ci saranno tagli a scuola, sanità, università, non ce lo possiamo permettere, sarebbe controproducente». Così il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a 'Mezz'ora in più' su Rai3 spiegando di voler «lanciare nei prossimi mesi uno studio approfondito per individuare margini ulteriori» per rendere più efficiente la spesa. «Questo governo si dà un orizzonte triennale perché non si fanno le manovre spot, singole, e poi si cambia costantemente rotta».

E ancora. «Abbiamo il conto del Papeete che ci è stato lasciato da pagare. Dobbiamo farlo in modo equilibrato, puntando alla crescita. La manovra sarà fatta in modo equilibrato, puntando alla crescita, trovando le soluzioni e la giusta mediazione tra le posizioni in campo. Il concetto di sostenibilità non riguarda solo l'aspetto ambientale ma anche la sostenibilità sociale: l'Europa ha un grande bisogno di infrastrutture sociali. In questo rientra il piano sugli asili nido: non solo la riduzione o azzeramento delle rette per i redditi medio bassi ma anche la costruzione di nuovi asili nido. Queste sono infrastrutture sociali».


L'anticipo della pensione con Quota 100 sarà «confermato, non è serio cambiare la situazione previdenziale costantemente. È una misura che va ad esaurimento, auspichiamo un livello di risparmi anche superiore» all'attuale «ma non la aboliremo». Così il ministro dell'Economia. «Il governo non ha presentato nessun piano ancora, ci stiamo lavorando e l'orizzonte non è la Nadef ma la manovra vera e propria e inviterei tutti alla calma. Stiamo lavorando a varie opzioni. Esistono varie ipotesi allo studio che in ogni caso, soprattutto attraverso l'effetto di incentivi ai pagamenti elettronici, produrrebbe riduzione dell'Iva non aumento: questo può essere fatto attraverso rimodulazione selettiva o altri meccanismi».

Nella legge di bilancio «vogliamo essere molto ambiziosi e affrontare i grandi nodi strutturali e grandi sfide come quella del mutamento climatico. Se non riduciamo le emissioni e le portiamo a zero nel 2050 mettiamo a rischio la vita sulla terra. Dobbiamo essere seri su questo, pensando alle prossime generazioni. La componente Green new deal è un grande pilastro, molto profondo e molto radicale per questo governo», dice il ministro.

«Nell'atto di nascita del governo c'è una sfida molto ambiziosa, che vogliamo onorare. Il governo precedente aveva previsto un aumento dell'Iva di 23 miliardi: sarebbe negativo per l'economia e per i consumi e dobbiamo intervenire per evitarlo».

La «mini flat tax» per le partite Iva è «una misura del precedente governo che ha varato per il prossimo anno l'innalzamento ulteriore della soglia a 100mila euro: non è un mistero che io non sia un fan di questa misura, la reputo non giusta. Ma poiché non è serio cambiare le carte in tavola da un'anno all'altro in modo troppo radicale», la misura fino a 65mila euro viene confermata. Ma io vorrei non far scattare la nuova ulteriore soglia«, dichiara Gualtieri.
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Settembre 2019, 17:08
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