Ex Ilva, Arcelor Mittal sospende lo spegnimento degli impianti

Ex Ilva, Arcelor Mittal sospende lo spegnimento degli impianti

di Alessandra Severini
Udienza fissata per il 27 novembre e un invito ad evitare iniziative che possano mettere a rischio la piena operatività e funzionalità degli impianti. Il Tribunale di Milano ha chiesto ad Arcelor Mittal di non spegnere gli altoforni dell'ex Ilva, in attesa della decisione sul ricorso d'urgenza presentato dai commissari. Lo stesso ricorso usa parole durissime contro il gruppo franco-indiano, definendo l'iniziativa di ArcelorMittal come una devastante offensiva, diretta a sottrarsi con violenza e minacce all'obbligo contrattuale precedentemente assunto che il gruppo evidentemente non ritiene più rispondente ai propri interessi. La decisione dei giudici milanesi è attesa per il 4 dicembre: intanto Arcelor Mittal ha seguito l'invito e sospeso la procedura di spegnimento degli impianti.

La situazione però rimane ancora disperatamente incerta. Ieri sera i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil sono stati ricevuti al Quirinale da Sergio Mattarella: risolvere il problema non spetta a lui, ma il Capo dello Stato ha sottolineato come quello dell'Ilva sia un grande problema nazionale che va risolto «con tutto l'impegno e la determinazione», sia per le implicazioni sul piano occupazionale sia per quelle sul sistema industriale italiano.

Il governo sta provando a riallacciare il dialogo con Arcelor Mittal. Il premier Conte vedrà i vertici dell'azienda venerdì. Ma se questo non fosse possibile, per l'ex Ilva potrebbe scattare un piano B, rivelato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia: amministrazione straordinaria, con un prestito ponte da parte dello Stato in modo da riportare l'azienda sul mercato entro un paio d'anni.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Novembre 2019, 10:27
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