Jim FitzPatrick l’artista che rese Che Guevara una icona: «Secondo me, oggi, ci sarebbe bisogno di uomini come lui»
di Valeria Arnaldi
A eternarne la sua immagine fino a farne icona - addirittura, di moda - sono stati proprio gli artisti. Il ritratto più noto a livello internazionale è firmato da Alberto Korda.
«Mio padre diceva che chiunque avrebbe potuto fare bene quello scatto - commenta il figlio di Alberto Korda, Dante, anche lui fotografo - ma, in realtà, è stato solo lui a cogliere quel momento e quell’espressione».
Da quella fotografia è nato il manifesto di Jim FitzPatrick che ha reso essenziale il ritratto del Che regalandogli un significativo fondo rosso.
«Ho conosciuto Guevara nell’estate del 1961 - racconta FitzPatrick - Era in Irlanda per uno stop allo Shannon Airport. Io studiavo ancora ma facevo il barman in un albergo. Appena l’ho visto entrare, gli ho detto che sapevo chi era e che seguivo la rivoluzione cubana. È rimasto colpito. Poi mi fa: sai che sono irlandese? Mi ha spiegato che lo erano i suoi antenati». L’opera è stata creata nel 1967, un tributo dopo la morte del Che. «Ho preso ispirazione dalla foto di Korda - conclude - mi aveva colpito perché era quello più somigliante a Guevara com’era quando lo avevo incontrato. Ho ridisegnato tutto a mano. Ho deciso di realizzare uno sfondo rosso perché volevo rendere l’immagine più forte. È stata la mia personale protesta alla sua uccisione. Secondo me, oggi, ci sarebbe bisogno del Che».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Giugno 2018, 15:11
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