L’arte italiana conquista gli inglesi: le opere di Achille Perilli in esposizione a Londra
ACHILLE PERILLI - (Roma, 1927) - Pittore
Perilli è tra i firmatari del manifesto del gruppo Forma 1 (1947-1948) per la difesa dell’arte astratta. Nel 1949 aderì al Movimento per l’arte concreta; dal 1957 al 1960 diresse con G. Novelli la rivista L'esperienza moderna; con altri fondò (1964) la rivista Grammatica. Partecipò alla Biennale di Venezia (1962, 1968). Interessato inizialmente a composizioni astratte con sequenze grafico-narrative, dagli anni Settanta si è dedicato alle machinerie, strutture mutanti, determinate da una metodologia irrazionale. Sempre a contatto con gli ambienti culturali più all’avanguardia, nel 1971 scrive il Manifesto della Folle Immagine nello Spazio Immaginario; nel 1972 partecipa alla costituzione del Gruppo Altro; nel 1982 pubblica il manifesto Teoria dell'irrazionale geometrico. Ha collaborato anche ad allestimenti teatrali. A Perilli sono state dedicate numerose mostre personali e retrospettive in importanti gallerie e musei: Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, 1988; Calcografia Nazionale di Roma, 1992; Mole Vanvitelliana di Ancona, 1998; Institut Mathildenhöhe di Darmstadt, 2005; Scuderie Aldobrandini di Frascati, 2006. Dal 1995 è membro dell'Accademia Nazionale di San Luca.
Il nome di Perilli, pittore italiano di caratura internazionale, divenne noto nei circoli artistici legati al gruppo romano Forma 1, attivo dal 1947 al 1951. Gli artisti del gruppo - che si incontravano nel laboratorio di Renato Guttuso - furono i primi nell’Italia del dopoguerra a interessarsi all’Astrattismo, opponendo il proprio lavoro all’arte Realista e Simbolista che veniva percepita come decadente. Prendendo avvio dall'ideologia marxista, con le loro opere cercavano di confutare la convinzione “razionale” che il Formalismo, nell’arte, fosse incompatibile da legare col Marxismo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Ottobre 2019, 22:06
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