Barlady, il cocktail è sempre più rosa

Barlady, il cocktail è sempre più rosa

di Nicole Cavazzuti
Solo qualche anno fa si contavano sulle dita di una mano. Nel tempo, però, il fascino del bancone ha conquistato anche loro. E oggi il numero di donne che decidono di diventare barlady aumenta di giorno in giorno. Da Nord a Sud, dalle città alla provincia.



Una scelta tutt'altro che azzardata, in realtà, conseguenza della crescente popolarità che godono il mondo della mixology e dei cocktail bar. «Quando ho iniziato questo lavoro, a fine anni 90, non solo ero tra le poche donne nel settore, ma la maggior parte dei colleghi considerava il mestiere di barman un'attività a breve durata», ricorda Cinzia Ferro, titolare di Estremadura Cafè di Suna e vincitrice della prima edizione di Lady Amarena, l'unico concorso internazionale di drink dedicato solo alle donne ideato dall'azienda Fabbri 1905. Ormai però c'è la consapevolezza che questa professione può durare decenni.

Sognate un futuro dietro al bancone? Le opportunità non mancano, ma servono determinazione, costanza e sicurezza in voi stesse, oltre a conoscenza dei prodotti e delle tecniche di miscelazione. «Per conquistare la stima e il rispetto dei colleghi bartender bisogna lavorare il doppio di loro», mette in guardia Francesca Gentile, titolare del Funi 1898 di Montecatini Terme.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Febbraio 2020, 09:44
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