La "città che muore" patrimonio dell'umanità, si fa sul serio: okay al protocollo d'intesa per la candidatura Unesco

La "città che muore" patrimonio dell'umanità, si fa sul serio: okay al protocollo d'intesa per la candidatura Unesco

di Massimo Chiaravalli
"Il paesaggio culturale di Civita di Bagnoregio" nella lista del patrimonio mondiale culturale e naturale dell'Unesco: adesso si fa sul serio. Regione Lazio e comune hanno firmato il protocollo d'intesa per la presentazione della candidatura. E la giunta presieduta da Nicola Zingaretti ci ha messo sopra 150 mila euro, mentre quella del sindaco Francesco Bigiotti è pronta a rispondere con 100 mila.

L'appello per salvare Civita e la Valle dei Calanchi era stato lanciato sollecitato proprio dal governatore, raccogliendo l’adesione di 151 personalità del mondo della cultura, delle arti, delle scienze, dello spettacolo, dell’accademia e delle professioni, oltre che di 35 mila persone su change.org. Il comune alla fine del 2015 ha avviato le procedure propedeutiche alla candidatura, la Regione ha dato man forte e la commissione nazionale italiana per l’Unesco ha deliberato la trasmissione della proposta di candidatura al Centro del patrimonio mondiale.

Adesso ci sono da preparare il dossier e il piano di gestione, in collaborazione col Mibact. Da qui il protocollo d'intesa, in base al quale si dovranno individuare le professionalità per realizzare il tutto e nominare i componenti del Comitato tecnico. La durata del protocollo d'intesa è di tre anni.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Settembre 2017, 13:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA