La coppia Pannofino-Bergamo dal Brancaccio a Leggo: “Volevo diventare giornalista”

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di Emiliana Costa
«Da ragazzo volevo diventare giornalista, per un po’ ho collaborato anche come corrispondente sportivo. Poi una volta non mi hanno pubblicato un articolo e ho mollato». A svelare il vecchio sogno nel cassetto è Francesco Pannofino.

L’attore e doppiatore romano, in coppia con Emy Bergamo, è in scena al Teatro Brancaccio di Roma fino al prossimo 15 gennaio con E se il tempo fosse un gambero, la commedia musicale firmata Iaia Fiastri e Bernardino Zapponi, con musiche di Armando Trovajoli. «È una fiaba romantica – spiegano i due, ospiti ieri a Leggo in veste di direttori per un giorno – ma in una versione “rispolverata” rispetto a quella storica portata in scena nell’86 da Enrico Montesano. La prima differenza è la durata, la nostra piece è più breve. In due ore e un quarto mandiamo tutti a casa. Una volta gli spettacoli teatrali erano veri e propri sequestri di persona».
 
 


Sul palcoscenico la storia d’amore tra la fioraia Adelina e il diavolo Max, a cui prestano il volto i due attori. Non solo “il gambero” però. Pannofino è già proiettato su nuovi progetti: «In primavera uscirà al cinema La banda dei tre, una storia noir imperniata sui buoni sentimenti, che ho girato prima di iniziare l’impegno al Brancaccio. Nel film, firmato da Francesco Maria Dominedò, anche Marco Bocci e Carlo Buccirosso. A gennaio invece sarò nello spettacolo di Roberto Bolle in scena a Milano al Teatro degli Arciboldi. Riproporremo lo sketch andato in onda nella trasmissione di Rai1».

L’attore, irrefrenabile, sarà poi di nuovo in teatro con Suoceri albanesi. «Dopo il successo dello scorso anno, partiamo dalla Sala Umberto a Roma e portiamo lo show in giro per l’Italia». Pannofino è un fiume in piena. Racconta di quando, diciannovenne, assistette alla strage di via Fani (al caso Moro dedicò il brano Sequestro di Stato) oppure di quando visse uno scudetto della Lazio da venditore di bibite in Tribuna Tevere.

Ma non dimentica il primo amore, il doppiaggio: «Sarò la voce di Denzel Washington nel film Fences - Barriere, in cui il divo di Hollywood interpreta un padre di famiglia. Oggi – continua – il doppiaggio lo frequento poco, presto la voce ai miei attori (come George Clooney) e me ne vado. Registro in sala solo come un cane». E quando gli chiediamo se ci sarà una nuova stagione di Boris, risponde così: «È difficile mettere d’accordo gli autori impegnati su progetti differenti. Ma noi attori lo speriamo tutti. Abbiamo chiesto di rifarlo prima di diventare vecchi».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Dicembre 2016, 13:26
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