L'Elfo-Puccini riparte da Otello: l'opera di Shakespeare è firmata da Elio De Capitani

L'Elfo-Puccini riparte da Otello: l'opera di Shakespeare è firmata da Elio De Capitani

di Olga Battaglia
Shakespeare è nel dna dell'Elfo. A partire da quel Sogno di una notte di mezza estate diventato quasi un marchio di fabbrica, il Bardo è regolare nei loro cartelloni.

Prima produzione della stagione, ecco ora arrivare Otello, da stasera, grande classico dal cuore scuro. A farsene carico è Elio De Capitani, nel complesso ruolo del titolo oltre a firmarne la regia, a quattro mani con Lisa Ferlazzo Natoli. Più che tragedia della gelosia, con il Moro che si lascia manipolare dal perfido Iago arrivando a uccidere l'amatissima Desdemona, secondo loro si tratta di una tragedia dell'invidia sociale e della paura dell'altro.

«Mettere in scena Otello oggi - dicono i registi - è un modo per fare i conti con l'attrazione che la vicenda del Moro esercita su noi, come un misterioso congegno messo lì per innescare una risposta emotiva sui presupposti ideologici e i fantasmi dell'inconscio collettivo con cui una società costruisce i propri parametri proiettando fuori di sé, sullo straniero, ciò che ha di inconfessabile: moralismo puritano, voyeurismo sessuale e sessuofobia. Per dare fondamento e giustificazione alla propria xenofobia, alla misoginia e alle tante forme di violenza sociale e privata di cui si compone».

Otello come dramma dell'inganno e dell'allucinazione dove nessuno si salva, perché tutti cadono nella falsa rappresentazione di sé. 
Scene e costumi di Carlo Sala, che si è inventato una scatola di veli e sipari dorati dove si muove un ottimo cast. Da segnalare almeno Federico Vanni (Iago), Camilla Semino Favro (Desdemona), Cristina Crippa (Emilia), Angelo Di Genio (Cassio).
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Ottobre 2016, 09:26