L'anatra all'arancia, risate all'Eliseo: in scena c'è il direttore Barbareschi

L'anatra all'arancia, risate all'Eliseo: in scena c'è il direttore Barbareschi

di Giancarlo Leone
R isate a denti stretti per Luca Barbareschi che, ieri, presentando lo spettacolo delle Feste, che dirige e interpreta - L’anatra all’arancia - ha anche paventato la chiusura dell’Eliseo, rilevato con le proprie forze due anni fa. «Cento anni di storia, una delle sale più longeve d’Italia, ma non sono Rothschild e se lo Stato non interverrà a breve in aiuto, come promesso, potrei dover chiudere».

Al computo mancano 470mila euro stanziati dallo Stato per il 2016, ma non erogati, 300mila auro dalla Regione e 90mila dal Comune, non erogati neppure questi. «Tra tre giorni potremmo chiudere, la situazione è disastrosa». Lo sfogo del direttore artistico ha poi lasciato il posto alla passione del teatrante, nonostante tutto: «Questa piéce ha una profondità e un’intelligenza straordinarie, ha la stessa potenza di Chi ha paura di Virginia Wolf?, ma a differenza del testo di Albee, ha una struttura narrativa molto divertente, che aiuta a mettere in pratica dei concetti con la risata. Mi sono circondato di attori bravi, perché questo spettacolo è una vera macchina infernale».

In scena Chiara Noschese, che interpreta Lisa, la moglie di Gilberto (Barbareschi): «Un personaggio molto diverso da me, Luca mi ha detto di lasciarmi andare. Sono contenta di lavorare con lui». Ernesto Mahieux è il cameriere Gennarino: «La chiamata dell’Eliseo? Un sogno. La regia di Luca? Ti fa crescere e io ne ho bisogno (scherza sulla propria altezza, ndr)». La giovane Margherita Laterza (Chanel, segretaria di Gilberto): «Luca ha creduto in me, mi ha L’anatra all’arancia - una crisi di coppia in versione ironica - ha una versione storica, andata in scena nel 1973 con Valeria Valeria e Alberto Lionello; ed una cinematografica cult, girata da Lucano Salce, con Ugo Tognazzi e Monica Vitti.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Dicembre 2016, 09:15
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