I giganti, il capolavoro incompiuto di Pirandello
al debutto al Teatro Studio con Roberto Latini

I giganti, il capolavoro incompiuto di Pirandello al debutto al Teatro Studio con Roberto Latini

di Olga Battaglia
Una compagnia di attori girovaghi piuttosto malmessi, guidati da una volitiva prima attrice, la contessa Ilse Paulsen, giunge alle porte di una grande villa detta La Scalogna, dove il mago Cotrone vive con i suoi compagni in fuga da una società che ha ripudiato l'arte precipitando nella barbarie. Cotrone vorrebbe che Ilse e i suoi guitti si fermassero per sempre ccoltivando bellezza e isolamento, ma lei sceglie di tornare nel mondo affrontandone le brutture.

Ultimo capolavoro incompiuto di Luigi Pirandello, I giganti della montagna da oggi al Teatro Studio (fino all'8 maggio) nell'ardita e virtuosistica versione in solitaria di Roberto Latini, protagonista della scena di ricerca più rigorosa. Molto più che un monologo, al contrario una conturbante orchestrazione visiva, sonora e luminosa, partitura immaginifica per spingersi verso nuove possibilità.

«Portare le parole al di fuori di tempo e spazio - spiega Latini - come indicato nella prima didascalia, toglierle ai personaggi e alle loro sfumature, ai caratteri, ai meccanismi dialogici, sperando possano condurmi ad altro, altro che non so, altro, oltre tutto quello che può sembrare. Se i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo, per andare appena oltre, per provarci almeno, devo muovere proprio da quelli».
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Maggio 2016, 10:08
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