Filomena Marturano, al Quirino in scena la coppia Gleijeses-D'Abbraccio
di Giancarlo Leone
Come l’ha convinta? «Mi è scattata l’idea quando ho rivisto una vecchia foto di scena de Il portiere di notte, dove lei era con Eduardo. Le ho proposta questa regia e ha accettato, è stata molto felice. Ne è venuta fuori una versione molto cinematografica».
E Mariangela D’Abbraccio, Filumena? «In questo caso è stata lei a scegliere me. Aveva voluto i diritti della commedia, e poi mi ha chiesto di interpretare il ruolo che fu di Eduardo stesso, a teatro, e di Mastroianni, con la Loren, al cinema. Ho subito accettato, per me era un onore. Ci siamo trovati in sintonia, tra noi due c’è stato subito un perfetto feeling».
Affinità con Don Mimì? «Molte. Come lui mi piacciono molto le donne e i cavalli. Però il personaggio, rispetto a me, è un po’ più scapocchione, spensierato. Sono contento di questo ruolo straordinario. Nei tre atti si vede l’evoluzione di Domenico che, via via, si prende le sue responsabilità. Di mio ho inserito, non previsto dal copione, un bacio».
Una commedia ancora attuale? «Sì, assolutamente. Filumena, ex prostituta, è una donna del popolo, alla ricerca di un ruolo, di una famiglia, di una dignità. Molte donne oggi, hanno gli stessi problemi, la ricerca della loro identità».
Il 2017 «Contento che il teatro Quirino, che dirigo, abbia seimila abbonati. Come regista, sarò in tournée con le Sorelle Materassi e, da attore, riprenderò, Il bugiardo oltre a Luci della ribalta, con mia moglie Marianella Bargilli».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Gennaio 2017, 09:27
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