Sanremo ricorda Claudio Abbado,
ma preoccupano i dati di ascolto


di Michela Greco
SANREMO - Il sipario si apre sul sorriso di Claudio Abbado che arriva dallo schermo, ma l'atmosfera all'Ariston non affatto serena. La terza serata si apre con la stangata dei dati di ascolto del mercoled: solo 7 milioni e 711mila spettatori, con uno share del 33.95%.





Ascolti disastrosi paragonabili a quelli del 2008, con un calo di ben 12 punti rispetto alla prima sera (nel 2013 fu -6). La colpa? Tutta della partita in chiaro del Milan, dice la Rai: «Per me è rassicurante che la curva del programma sia netta – rivendica Fazio - finita la partita, il festival è tornato al 45%. Sappiamo che il secondo anno con gli stessi conduttori è meno sorprendente, ma sono orgoglioso delle scelte fatte. Non abbiamo ceduto a un cast di persone straconosciute».

Ma poi il bravo presentatore perde le staffe quando gli chiedono conto dei suoi monologhi: «Buonista? Questa parola mi ha rotto le palle! In un Paese costruito sulla rabbia, interpretare la buona educazione come buonismo è istigazione a delinquere». Fazio è sicuro del fatto suo: «Dopo 30 anni non credo di giocarmi la carriera su qualche punto di share», ed elude le domande sul 2015: «Già adesso mi presento in vestaglia... fatemi arrivare a sabato».



Parola al palco, dunque, che punta sulla musica e schiera i brani di tutti i big intervallati dal monologo di Lucianina sulla bellezza. Femminile, maschile, con la barba o i peletti, la plastica o le rughe... per arrivare a dire «La bellezza non ha a che fare con la normalità, il bello è che siamo tutti diversi, un mondo di uguali è l'incubo totalitario». E a lanciare un'idea, scegliendo nomi non casuali: «Barilla, non ci può essere uno spot con un bambino down?», seguito da un trascinante balletto in stampelle e un coinvolgente flashmob iniziato come finta irruzione e continuato con un medley a cappella di artisti che si erano confusi tra gli spettatori. Arbore riesuma Ma la notte no e fa cantare la platea, poi (tardissimo) arrivano l'astronauta Parmitano, i quattro giovani rimasti (Rocco Hunt, Veronica De Simone, The Niro e Vadim) e lo struggente Damien Rice.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Febbraio 2014, 09:34
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