Sanremo, Raffaella Carrà: "Grillo un grande, ma
ammorbidisca i toni. Renzi giovane e coraggioso"


di Michela Greco
SANREMO - Tredici anni dopo l'edizione che condusse insieme a Megan Gale e Massimo Ceccherini, Raffaella Carr torna al Festival di Sanremo, e lo fa nell'anno in cui si celebrano i 60 anni della tv.





Con l'esperienza e la saggezza di chi, allora, si trovò a gestire Eminem e i suoi testi controversi, e ora si trova di fronte le (solite) polemiche. Del "caso Wainwright" sottolinea che «un po' di suspense, a Sanremo, fa sempre bene», e poi non si tira indietro sull'attualità scottante. «Se dovessi incontrare Beppe Grillo, saprei cosa dirgli. Parlerei alla sua umanità, gli direi “sei un uomo fantastico”, e che ammorbidire i toni non significa perdere valore, anzi».



Atteggiamento pacificatore che riserva anche a Matteo Renzi: «È giovane e coraggioso, credo che ce la possa fare. L'Italia è stanca, ha bisogno di decisioni e tutti, Movimento 5 Stelle compreso, dovrebbero dargli una mano». Lei, la cui voce accompagna l'ormai celeberrima scena iniziale de La grande bellezza, il film di Sorrentino lanciatissimo verso l'Oscar, canterà anche sul palco dell'Ariston, dopo il rifiuto dell'anno scorso a Fazio, perché troppo impegnata. «Canterò e ballerò un brano del mio album - rivela - farò una chiacchierata con Fabio e Luciana e chiuderò con una dedica speciale alla Rai accompagnata dall'orchestra».



Ma se i suoi passi di danza saranno seguiti anche dalla Littizzetto, non sa dirlo: «Sarà una sorpresa anche per me, sono felicissima di lavorare con lei, è la parte più ironica del festival». Infine, dal 12 marzo, sempre sulla Rai, la signora della tv ritroverà Noemi (in gara tra i campioni) nella seconda edizione del talent The Voice, in cui le due saranno affiancate da Piero Pelù e dalla new entry J-Ax.
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Febbraio 2014, 08:52
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