Sanremo, ecco i 16 giovani finalisti che si contendono il palco dell'Ariston

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di Paolo Travisi
I 16 finalisti “Giovani” del Festival di Sanremo firmato Claudio Baglioni ci sono. Avranno un mese di tempo per farsi apprezzare e conquistare i sei posti che li porteranno sul palco dell’Ariston per la 68° edizione. Le giovani promesse della canzone italiana, scelte su un totale 650 artisti, sono state valutate attraverso audizioni dal vivo, da Baglioni stesso, insieme al team di professionisti che compone la Commissione musicale del Festival.
 

Il secondo step eliminatorio sarà trasmesso in diretta su Rai1 il prossimo 15 dicembre, una data cruciale per i 16 prescelti, che si sfideranno nella serata di “Sarà Sanremo”. Dieci di loro infatti saranno fuori dalla competizione canora. I finalisti sono stati presentati nella sede Rai di viale Mazzini, nel primo ed unico incontro con la stampa. Un appuntamento per capire chi sono questi aspiranti cantanti professionisti e magari scovare il futuro vincitore.

Partiamo con la più giovane: Carol Beria, anno di nascita 1999, eppure ha già pubblicato due singoli. Ama il pop e studia il canto Gospel.

La più anziana del gruppo si presenta con un bel nome d’arte, “Iosonoaria”, milanese giramondo classe 1983, per lei la “musica è il suo amore migliore”.

E poi c’è un toscano dal nome sospetto, Lorenzo Baglioni, che promette “nessuna parentela”, laureato in matematica, cantante dal talento comico. Dalla Toscana, più precisamente da Pisa, arriva anche Luchi: ha iniziato a scrivere canzoni già a 10 anni. «Se mi chiedessero di descrivermi con una parola? Cantautrice», dice sicura. 

Tra i 16 ci sono due romani pronti a sfidarsi: Mirkoeilcane, già chitarrista per spot e sigle televisive e Ultimo, passato dal pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia all’hip-hop.

Nasce in Portogallo José Nunes, figlio di un calciatore, che ha iniziato ad ascoltare musica registrandola sulle audiocassette per poi aprire un concerto di Elisa.

Mudimbi è un rapper italo-congolese che nei suoi testi unisce ironia dissacrante e testi politicamente scorretti. A Sanremo racconterà di sfighe e magia.

Dave Monaco, pianista già da bambino, folgorato da un incontro con Lucio Dalla a Bologna, a Sanremo canterà un inno all’ottimismo.

Nel gruppo non mancano i cantautori come Giulia Caseri, che ha scritto “Come sta” per raccontare un periodo buio e difficile della sua vita. Origini napoletane per Davide Petrella, al suo attivo collaborazioni di peso tra cui Elisa, Fabri Fibra, J-Ax e Gianna Nannini. Antonia Laganà, calabrese, si è fatta notare da Noemi nel talent show “The Voice of Italy”. I suoi riferimenti musicali sono Mia Martini e Fiorella Mannoia.

Esempio di multiculturalismo è Nyvinne, ventenne nata in Lussemburgo, origini tedesche e marocchine, ma vive in Italia. Della sua musica dice “è influenzata dalla tradizione cantautorale italiana con i ritmi tribali di orizzonti lontani”.

Ha le idee chiare ed i piedi ben saldi a terra Santiago, brindisino, che sfida gli altri con “Nessuno”, perché “sentirsi qualcuno porta a dividerci,essere nessuno può aiutarci a sentirci una cosa sola”.

E ancora, Eva Pevarello, tatuatrice e cantante, già tra i finalisti di X-Factor e tante esperienze live con Carmen Consoli e Max Gazzè.

Infine una coppia di cantanti, l’unica tra i 16 finalisti, Aprile&Mangiaracina, una canta e l'altra suona, si presentano con un testo carico di gioia ed entusiamo per condividere un momento felice della loro vita. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Novembre 2017, 17:36
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